Green Friday, alcuni consigli per uno shopping sostenibile
3 anni fa
Il Green Friday è l’alternativa al più noto Black. Acquistare sì, ma in maniera ragionevole. Ecco cosa fare per uno shopping sostenibile.
Ieri è stata la giornata del Black Friday, l’idea statunitense che ha raggiunto negli ultimi anni anche l’Italia. Shopping spesso smisurato, invogliato da prezzi vantaggiosi. Il Black Friday invoglia anche a fare acquisti poco utili o comunque che non servono molto nella vita di tutti i giorni. Visto l’eccessivo consumismo che ne deriva, viene da domandarsi se c’è un modo per intervenire contro questo spreco e fare degli acquisti più consapevoli.
Ebbene, la risposta è sì e si chiama Green Friday, l’alternativa consapevole. In altri termini, le aziende locali invitano i consumatori a fare delle scelte più mirate ed evitare di essere vittime del consumismo.
Il Green Friday contempla alcune condizioni, tre azioni compiute dai commercianti:
No alle promozioni di venerdì;
Donare il 10% del fatturato giornaliero ad un’associazione;
Sono principalmente tre le buone condotte da elevare a stile di vita.
Prodotti locali: abbandona i tuoi dispositivi e non lasciarti andare agli acquisti meramente online. Il commercio tradizionale a causa della pandemia ha subito un durissimo attacco, quindi non c’è niente di più gratificante che andare per negozi. I prodotti a km 0 inoltre consentono un risparmio di 1,44 kg di CO2 in quanto il trasporto non è necessario per gli acquisti locali;
Pasto vegetariano: non si vive di sola carne, i piatti vegetali dispongono di tutti i nutritivi utili per fare un’ottima alimentazione. un risparmio pari a 1,46kg di emissioni di CO2 e oltre 1.000 litri di acqua al giorno è quello si può ottenere sostituendo un pasto di carne con uno vegetariano;
Acquisti ragionevoli: lo avevamo già anticipato, ridurre lo spreco è la scelta più giusta per dare vita ad un Green Friday soddisfacente. Optare sempre per riparare i vestiti usati o acquistare quelli di seconda mano, il pianeta sicuramente ringrazierà.
App: negli ultimi tempi sono diverse le applicazioni per smartphone che promuovono l’acquisto di seconda mano. Tutto è molto semplice, basta scaricare l’app e entrare nella community.
Ovviamente il consumatore deve fare del suo meglio per dare un tocco green ai suoi acquisti.
Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.