Giardinaggio, cosa non fare: le pratiche nocive per l’uomo

Giardinaggio, un’attività impegnativa ma che ben compiuta può offrire numerose soddisfazioni. Cosa fare quindi per avere un giardino impeccabile.

Secchio da giardinaggio
Secchio da giardinaggio (foto da Pixabay)

Il giardinaggio è un’attività tesa alla cura delle piante e regalare loro un impatto estetico non indifferente, una bellezza che traspare poi tanta salute. Per compiere un’attività di giardinaggio degna di questo nome è utile avere una certa esperienza in merito. Ogni pianta ha le sue esigenze e sono tante le tecniche da utilizzare, un’analisi da fare caso per caso. Alcune azioni che fanno parte della tradizione e della prassi di ognuno, non sempre sono quelle più adatte ecco perché appare utile approfondire e documentarsi in merito.

Talvolta i metodi così noti non tengono conto del danno che cagionano al verde, ne è un esempio il soffiatore. I modelli a scoppio si rivelano dannosi e inquinanti, anche per l’uomo. Un potente getto – usato soprattutto in autunno – che in un colpo solo danneggia animali e insetti. Per non parlare dell’inquinamento acustico. Insomma, è il momento di trovare delle giuste alternative.

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Inquinamento, come evitarlo: le pratiche dannose

Giardinaggio cosa non fare
Giardinaggio (Pixabay)

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Una cosa da non fare è sicuramente usare del materiale contaminato per il giardinaggio; i diserbanti ed i pesticidi sono nocivi. Questi vengono assorbiti dal terreno rendendolo pericoloso e con effetti deleteri che si vedono a lungo termine. Erba, buccia di frutta…sempre e solo con materiali naturali. Anche il dissodamento costituisce una minaccia per il terreno. L’acqua piovana infatti rimane nello strato iniziale del terreno e non filtra verso quelli più profondi. Il suolo può essere nutrito triturando le foto cadute e usarle come pacciamatura.

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Gli agenti chimici che si insinuano nelle falde acquifere sono dannosi anche per l’uomo: si possono perpetrare danni al sistema nervoso, fegato ed altri possono incidere sulla fertilità, dipende dal tipo e dalla quantità di tossicità presente. Quindi il pesticida sì, lo si può usare ma con moderazione e ad una condizione: scegliere quello che agisce solo sull’organismo che si intende rimuovere senza danneggiare l’ambiente che ci circonda e la nostra salute.

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