E’ un bilancio negativo quello sugli uccelli in Europa e i dati sono allarmanti. Tra le specie più in crisi ci sono i passeri, sempre meno presenti sul territorio.
E’ ormai noto ai più che i cambiamenti climatici stanno avendo effetti devastanti sull’ecosistema e la biodiversità. Secondo alcune ricerche, anche gli uccelli in Europa stanno risentendo di questo disastro ambientale ed i numeri parlano chiaro. Tra i piccoli animali in volo sul continente, i passeri sono gli uccelli che risentono maggiormente dei cambiamenti ed i numeri sono davvero allarmanti.
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Spesso ci si chiede infatti l’entità e la portata effettiva di questo vero e proprio disastro ambientale. Il tema è dunque al centro di diversi dibattiti anche tra i grandi della Terra e sono diversi i progetti da attuare per cercare di frenare il fenomeno. Tra tutti, ricordiamo l’obiettivo di porre fine alla deforestazione entro il 2030. Ma sarà sufficiente? I numeri del bilancio relativi all’avifauna in Europa, preoccupano molto.
Uccelli in Europa: meno 240 milioni di passeri
La ricerca condotta sulla presenza degli uccelli in Europa ha carattere internazionale. I risultati infatti sono stati forniti grazie all’aggregazione di due importanti database. Il primo è del PanEuropean Common Bird Monitoring Scheme, costruito con dati rilevati dal 1980 su 26 paesi dell’Unione (fuori dallo studio Croazia e Malta). Il secondo database è invece stato costruito tramite i dati che ogni paese europeo è tenuto a fornire periodicamente, con una cadenza di ogni sei anni. L’incrocio dei dati ha palesato dunque l’evoluzione demografica degli uccelli, in particolare di 378 specie native su 445 presenti sul territorio europeo.
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In quarant’anni, la popolazione degli uccelli ha registrato un calo drastico di due punti percentuali, passando dal 19% al 17% e con una perdita stimata tra i 560 e 620 milioni di esemplari. Tra le specie più colpite ci sono proprio i passeri, con una perdita di oltre 240 milioni di esemplari. Anche lo storno e la cutrettola sono due specie in crisi, tipiche proprio come il passero, degli ambiente urbani e agricoli. Fortunatamente però, gli sforzi dedicati alla tutela e conservazione della fauna degli ultimi venti anni, hanno portato ad un incremento per alcune specie come merlo e diversi rapaci. In linea generale, il bilancio resta negativo ed anche l’avifauna registra le sue specie a rischio.
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