E’ stato scoperto un nuovo esopianeta superleggero. Gli scienziati pensano possa essere simile a Mercurio.
E’ stato scoperto un nuovo pianeta all’esterno del nostro Sistema Solare: il suo nome è Gj 367 b e secondo gli scienziati potrebbe assomigliare a Mercurio. Si tratta di un esopianeta, ovvero un pianeta che ruota attorno a stelle diverse dal Sole. Sono pianeti generalmente fatti di gas, ma si possono trovare anche esopianeti fatti di rocce e metalli, proprio come la Terra. Proprio per questo motivo la scienza è sempre alla ricerca di nuovi esopianti, proprio perchè alcuni di loro potrebbero essere vivibili ed un giorno potrebbero diventare il nostro pianeta B.
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Affinchè questi pianeti siano vivibili, però, si devono trovare ad una determinata distanza dalla loro stella cosicché ci siano le condizioni ideali per avere acqua sulla loro superficie. In caso di distanze troppo ravvicinate, l’acqua evaporerebbe e la vita sarebbe impossibile. Viceversa, se la distanza fosse troppo elevata si avrebbe il problema opposto, ovvero il pianeta sarebbe ghiacciato e la vita sarebbe comunque impossibile. Ad oggi sono stati scoperti circa 5000 esopianeti, ma solo una decina di questi dispongono delle condizioni necessarie per la vita.
L’esopianeta Gj 367 b: caratteristiche e scoperta
L’esopianeta Gj 367 b è un pianeta superleggero, con una massa che è circa la metà di quella terrestre. La sua caratteristica principale è il tempo impiegato per ruotare intorno alla sua stella. Questo pianeta, infatti, ruota intorno alla sua stella in sole 8 ore. Ha un diametro di circa 9.000 km, è roccioso ed è molto caldo, con una distanza dal nostro pianeta di soli 31 anni luce.
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Per scoprire questo nuovo esopianeta si sono sfruttati i transiti basati sulle variazioni di luminosità verificatesi nel passaggio del pianeta davanti alla sua stella. La stella a cui ruota è una nana rossa, con le dimensioni pari a circa la metà di quelle del Sole.
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La scoperta è stata resa possibile dall’utilizzo del telescopio spaziale Tess della NASA, un telescopio studiato proprio per scoprire gli esopianeti. Le ricerche sono state portate avanti dall‘Istituto di ricerche planetarie dell’Agenzia Spaziale Tedesca, con a capo Kristine W. F. Lam e Szilárd Csizmadia.