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Brufoli all’inguine, fastidiosi ed antiestetici. Perché si formano? Risolvi il problema in modo naturale

Brufoli all’inguine, un fenomeno fastidioso e antiestetico cui ne soffre una grossa percentuale della popolazione. Perché si formano e soprattutto come risolvere questo problema naturalmente?

Ragazza in bikini (Pixabay)

Un problema che accomuna molte donne riguarda l’insorgenza di brufoli sull’inguine. Un fastidio che può avere diverse cause. I casi più comuni riguardano il tipo di pelle, quando questa è particolarmente delicata basta poco per spuntare l’infiammazione. Gli indumenti indossati se non traspiranti, con lo sfregamento provoca questi brufoli. Lo stesso vale nel caso di una depilazione fatta male; si pensi all’uso della lametta non nuova. I brufoletti – spesso in questi casi non pus – sono dovuti ai peli incarniti. 

Anche l’uso di prodotti molto aggressivi possono dare vita a queste infiammazioni. In alcuni casi di particolare gravità possono essere non solo antiestetici ma anche dolorosi, ecco perché si consiglia di rivolgersi al ginecologo per indagare sulle cause. Se i brufoli sono lievi e si ha il consenso dello specialista, è possibile intervenire con questi rimedi naturali. 

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Brufoli all’inguine, i rimedi naturali per sopperire a questa infiammazione

Bicarbonato (Pixabay)

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Appurato che la natura dell’infiammazione non sia grave e non derivi da patologie particolari, i rimedi naturali per sopperire a questa infiammazione sono principalmente tre, tutti prodotti che si trovano facilmente in commercio e reperibili in casa. Tra questi, il bicarbonato: l’incredibile polvere è un jolly per le sue numerose proprietà ed assolve a tantissime funzioni. Lavarsi col bicarbonato significa accantonare i prodotti chimici e procedere alla pulizia di una zona molto delicata. Il bicarbonato ridurrà l’infiammazione fino a quando si seccheranno queste impurità. Contestualmente la zona va disinfettata.

Anche il tea tree oil si rivela utile per purificare la zona interessata. Questo estratto vegetale è noto per la sua azione disinfettante, non a caso ai tempi del Covid ne veniva caldeggiato l’utilizzo per disinfettare le mani.

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Infine, l’ittiolo è consigliato in questi casi. La sostanza impiegata per la produzione di numerose creme, è utile per trattare la zona. Tuttavia, si consiglia di ultimare il trattamento applicando una garza per evitare che possa finire sulle zone più delicate. Il consiglio rimane sempre quello di prevenire quindi evitare l’uso di certi tessuti o tutto ciò che possa alterare la pelle.

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.