L’agrifoglio è la pianta natalizia per eccellenza, un portafortuna da esibire nella nostra casa. Vediamo insieme come coltivarla
L’agrifoglio è una pianta che appartiene alla famiglia delle Aquifoliaceae; cresce nello specifico in Europa nel bacino mediterraneo. Questo arbusto che spopola nelle festività natalizie è una pianta estremamente resistente, proprio per questa sua peculiarità è coltivato in tutto il mondo.
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È una pianta di cui ne esistono numerosi esemplari, tra i quali alcuni hanno la foglia caduca. Ma nel tempo queste varietà sono aumentate in modo esponenziale, grazie all’innesto di vari ibridi; la stragrande maggioranza deriva dall’agrifoglio laquifolium.
L’agrifoglio è comunemente utilizzato in tutto il mondo come la pianta natalizia adatta a decorare la nostra atmosfera del Natale. Gli antichi romani, celebri cultori di questo arbusto, durante i saturnali inviavano ad amici e parenti un rametto di questa pianta; per celebrare il solstizio d’inverno.
Questa pianta se coltivata in una zona adatta, può toccare cime di venti metri. Spesso però viene coltivato da arbusto, questo ne limita la crescita e gli fa raggiungere un’altezza di circa 5 metri. È una pianta dioica, cioè che presenta fiori maschili e femminili. Questi sono molto duri e persistenti e possono avere forma ovale o ellittica.
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Durante il periodo autunnale l’esemplare femminile produce dei particolari frutti di colore rossi o gialli che possono variare a seconda della specie. Questa pianta è l’ideale per il panorama invernale. La sua forma iconica, le foglie spinose verde intenso e le sue bacche rosse, sono una cornice perfetta per le nostre decorazioni natalizie.
Di norma non ci sono troppe complicazioni per la cura dell’agrifoglio. Certamente è un arbusto che non tollera molto l’esposizione diretta alla luce solare; soprattutto nel periodo estivo. La posizione ideale, specie nelle regioni più calde, è quella ombreggiante in modo che il sole non impatti direttamente sull’agrifoglio.
È una pianta molto versatile, resistente sia alle alte temperature che a quelle rigide. Tuttavia bisogna fare attenzione che la temperatura non scenda mai sottozero. Il gelo potrebbe danneggiare inesorabilmente l’agrifoglio. Per quanto riguarda il terreno il più adatto è quello con determinati livelli di acidità
Sebbene è una pianta che si adatta bene ad ogni tipo di terreno, sconsigliamo terricci troppo argillosi o quelli particolarmente basici. Il terreno ideale per il trattamento dell’agrifoglio si ottiene mescolando la torba e del terriccio con del concime a base organica integralmente maturo.
Il periodo della fioritura inizia tendenzialmente verso la fine dell’estate e continua per tutta la stagione autunnale. I fiori dell’agrifoglio sono piccoli e assumono una colorazione di un bianco candido. Sono ascellari e riuniti in mazzetti. La potatura di questo arbusto non è assolutamente necessaria, in quanto è una pianta che cresce molto lentamente.
Sono consigliabili sporadici interventi manutentivi per garantire e salvaguardare la bellissima simmetria dell’agrifoglio. Questa operazione deve essere effettuata massimo due volte all’anno: una prima dell’inizio dell’estate, quindi verso giugno. L’altra invece deve essere eseguita alla fine della stessa stagione. Quindi fine agosto.
La concimazione deve variare in base al periodo. In primavera bisogna utilizzare del concime ricco di potassio e azoto, permettendo una regolare crescita dell’arbusto e dei fiori. Nel periodo invernale è consigliabile una concimazione a base di concime organico. Per l’annaffiatura invece è un’operazione saltuaria. Deve essere eseguita ogni tre settimane con irrigazione abbondante.
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Infine per quanto attiene a malattie e parassiti, dovrete fare molta attenzione a due cose: la cocciniglia e la ruggine. La cocciniglia è un parassita che si nutre della linfa della pianta causando un progressivo seccamento prima delle foglie poi dell’intero arbusto. Per debellarlo è necessario uno specifico antibiotico.
La ruggine invece è un fungo che forma macchie giallastre o di colore scuro sulla parte superiore della foglia. Col progredire della malattia si formeranno pustole giallastre per tutta la pianta, provocando la caduta di tutte le foglie. La ruggine deve essere trattata con un funghicida sistemico da applicare il prima possibile all’agrifoglio.