Mangiare frutta e verdura è una sana abitudine, ma gli avanzi si possono riciclare in modo intelligente: ve lo spieghiamo in pochi passi.
Mangiare frutta e verdura è una sana abitudine, ma gli avanzi si possono riciclare in modo intelligente: ve lo spieghiamo in pochi passi. Raccolti sulla testata ambientalista Usa Mother Nature, riepiloghiamo la lista, ponendo attenzione ai venti punti elencati. La cura dell’ambiente non deve essere mai sottovalutata, per questo motivo è importante conoscere le alternative che abbiamo. Poter riciclare alimenti che altrimenti dovremmo buttare via è un ottimo rimedio allo spreco.
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Possiamo iniziare prendendo gli agrumi, o meglio le scorze de limone. Il limone è uno sgrassatore universale, per questo possiamo utilizzare gli scarti della buccia insieme al sale grosso o al bicarbonato di sodio e mescolare in acqua calda. In questo modo possiamo creare un detergente naturale per sgrassare e smacchiare le superfici.
Oppure, possiamo sfruttare le bucce di limone anche per lavare i piatti e le posate. Basta scaldare l’acqua e immergerci le scorze per qualche minuto, dopodiché immergere i piatti da lavare e tenerli in ammollo per un po’ prima di risciacquare.
Per sgrassare a fondo il bollitore, al quale si attaccano depositi minerali di tè e tisane, possiamo versare dell’acqua e delle scorze di limone. Dunque, portiamo a ebollizione e lasciamo a riposo per un po’ di tempo. Il limone scioglie tutte le macchie, lucidando l’oggetto. Invece, se vogliamo ravvivare i colori dei tessuti, possiamo sfruttare le proprietà della buccia di altri frutti.
Ad esempio, se facciamo bollire l’acqua e poi ci immergiamo bucce di melograno, oppure di avocado, possiamo rendere i colori de capi da lavare più luminosi. Basta lasciare qualche ora le bucce immerse in acqua bollente, e poi immergerci i panni da lavare e lasciarli. Ma attenzione alle combinazioni, se utilizzate gli scarti di barbabietola o di melograno, avrete un colore tendente al rosso fuoco, perciò accoppiateli solo con tessuti d questo colore.
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Oppure, possiamo ravvivare i colori dei panni sfruttando le bustine da tè, a seconda dell’aroma di tè che accoppiamo il bucato. Invece, per arricchire il gusto delle nostre tisane o dei nostri tè, possiamo prendere le bucce della frutta, arancia, limone, lime, pompelmo, pera, lasciarle essiccare e poi tritare nel frullatore rendendola polverosa.
Conserviamo la polvere in un barattolo di vetro e ne aggiungiamo un pizzico nelle tisane per insaporirle. La possiamo aggiungere anche su dolci, zuppe e in varie ricette. Se invece la mescoliamo allo zucchero, la polvere si trasforma in una specie di fruttosio con cui zuccherare i dolci.
È importante conservare le scorze della frutta, perché possiamo lasciarle essiccare e tenere in barattolo, sempre a portata di mano. Trasformandole in polvere o grattugiandole per cocktails o piatti, queste rappresentano un ingredienti di arricchimento davvero utile.
Fare l’olio agli agrumi è ancora più semplice, basta schiacciare la buccia dell’agrume col pestello, estrarre tutto il succo, e poi aggiungerci l’olio d’oliva. Conservare in un barattolo. Possiamo fare anche le patate a limone, il procedimento consiste nel mescolare le bucce di patate col succo di limone e olio d’oliva. Mettere in teglia e poi in forno a 400° per una decina di minuti.
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O ancora, possiamo preparare un brodo vegetale con gli avanzi di cipolle, carote, porro e tanto altro, basta solo lessare le bucce e aggiungere i dado. Anche le bucce del formaggio sono riutilizzabili, possono essere tritate e aggiunte su carne o verdura. Lo scrub all zucchero di banana, invece, è un’idea fantastica. Come farlo?
Aggiungiamo un po’ di zucchero all’interno della buccia di banana e creiamo una spugna esfoliante da strofinare sul corpo prima della doccia. Le scorze della frutta, se strofinate sulla pelle del volto, rinfrescano e idratano, mentre le bucce di patate, se strofinate sotto agli occhi e lasciate a riposo per qualche minuto, riducono le occhiaie.