Viaggiare nel tempo e nello spazio? Da oggi è possibile

Viaggiare nel tempo e nello spazio è sempre stata una grande ambizione dell’umanità. L’algoritmo elaborato da Voyager ci farà vivere questa esperienza

Geminidi, quando osservarle
Spettacolo spaziale (Pixabay)

La maggior parte della popolazione mondiale è limitata negli spostamenti a causa della pandemia. Il sogno di viaggiare per destinazioni esotiche e posti mai visti potrebbe essere per adesso ancora irrealizzabile. Ma cosa ne pensate della possibilità di viaggiare ne tempo?

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Poterci spostare nel tempo, andando avanti nel futuro o indietro nel passato, premendo magari il pulsante della nostra automobile, in stile Ritorno al futuro; un’utopia che sta prendendo forma, almeno secondo il parere di Stéphane Brard, fondatore della Immertech. Il progetto Voyager ha questa superba ambizione. Ma scopriamo nei dettagli di cosa si tratta.

Voyager by Immertech, la capsula che ci farà vivere l’esperienza del viaggio nel tempo e nello spazio

lo scorrere del tempo (pixabay)
lo scorrere del tempo (pixabay)

Il viaggio nel tempo è un tema che stuzzica l’immaginario dell’uomo da sempre. Il noto scrittore H.G. Wells scrisse il suo celebre e visionario romanzo, La macchina del tempo, e dal 1895 i fisici e gli scienziati di tutto il mondo iniziarono ad interrogarsi sull’argomento. A dare il via a questa scia di ricerche, fu l’idea che il tempo potesse essere definito all’interno dello spazio dunque come una dimensione percorribile.

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Il ventitreenne ingegnere Stéphane Brard fondatore dell’Immertech, promette di elaborare una macchina del teletrasporto nello spazio e nel tempo. La novità è una particolare tecnologia basata su un algoritmo brevettato che elabora e proietta all’interno immagini catturate da telecamere a 360°. Il progetto della startup Voyager by Immertech ha questo utopistico intento.

Per la costruzione di questa ambiziosa tecnologia la BPI francese, la banca di investimento pubblico, ha deciso di finanziare il progetto con 3 milioni di euro. La capsula come ha spiegato il fondatore Brard consente di raggiungere i luoghi più remoti, mentre un robot con telecamera raccoglie le immagini a 360°.

Queste immagini vengono proiettate poi nella capsula, dando l’impressione e l’illusione di essere in quel preciso luogo, anche senza esserci realmente. L’esperienza immersiva del Voyager si presta molto al mondo dell’intrattenimento. È come avere una televisione che proietta le immagini su tutte le prospetti, quasi a creare una realtà tridimensionale.

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Quello presentato a Dubai al padiglione francese dell’Expo 2020, non è un semplice prototipo. Il Voyager by Immeterch presentato è già pronto per la diffusione e la commercializzazione. Il modello base è composto da quattro poltroncine all’interno, ed ogni cliente può personalizzare il design a sua scelta, dal numero di posti ai materiali. Il prezzo base del Voyager è di circa 200 mila euro.

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