Già posizionato in tutte le case per il famoso bacio degli innamorati, il vischio può essere velenoso per gli uomini. Fate attenzione.
Annoverabile tra le piante natalizie per eccellenze e diventato famoso per la leggenda del bacio degli innamorati, il vischio deve però essere manipolato con estrema attenzione perché è una pianta velenosa per l’uomo. Di seguito tutto quello che è importante sapere su questa pianta dalla “doppia faccia”.
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Simbolo della tradizione di questo periodo molto atteso dai più, la sua storia risale ad una mitologia e alla morte di uno dei figli di Odino e Frigg, il dio della luce Baldr. La dea Frigg voleva assicurare l’immortalità a suo figlio e fece promettere agli oggetti del Creato che non lo avrebbero mai ostacolato. Tra tutti gli oggetti però, la dea si dimenticò di una piantina ovvero il vischio. L’acerrimo nemico Loki, invidioso dell’immortalità del giovane, fabbricò una freccia che colpì Baldr e lo fece morire all’istante. Frigg pianse sul suo corpo e le lacrime cadute sulla freccia di vischio, si trasformarono in bacche. Da quel giorno, come ringraziamento, la dea baciava chiunque sotto la pianta come auspicio di pace e serenità.
Bacio sotto il vischio? Dalla leggenda alla realtà
Se la leggenda racconta del vischio come della pianta degli innamorati, la realtà è molto diversa dalla storia. La pianta infatti nasconde una doppia faccia poiché, per l’uomo, è molto pericolosa.
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Dalla natura emiparassita, la pianta ha la clorofilla e produce la fotosintesi, ma necessita di alcuni elementi nutritivi della pianta ospite. Per questo motivo, le sue radici penetrano nella corteccia dell’albero e raggiungono i vasi conduttori dai quali riescono ad assorbire i sali minerali, l’azoto e l’acqua, elementi vitali. Per gli uccelli la piantina è una vera e propria risorsa alimentari. I nostri amici volatili infatti sono letteralmente ghiotti delle bacche color madreperla.
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Diversamente dagli uccelli, l’uomo invece deve fare attenzione. In passato le bacche e la pianta venivano usate sotto forma di polvere come medicina popolare. Oggi la scienza vieta categoricamente di mangiarle perché gli effetti sull’uomo possono essere mortali. Dunque, si ai baci ma no alle bacche!