Le formiche invasive sono alcune specie che si stanno rivelando veramente pericolose per l’ambiente. In particolare una tipologia di formica danneggia le piante con effetti irreversibili.
Le formiche, piccole e indifese verrebbe da dire ma in realtà non è così. Su questo piccolo organismo c’è molto da dire, non a caso dalle famosa favola “La cicala e le formiche” abbiamo appreso la loro straordinaria capacità di lavorare in gruppo e pensare al domani, quindi con provviste che vengono recuperate un po’ ovunque. Ma le formiche non sono creature ingenue, almeno non tutte.
Esistono infatti numerose specie di formiche cosiddette invasive che si insediano su un nuovo ambiente e cacciano le formiche locali. In particolare vi è una specie che crea danni irreversibili alle piante, distruggendole per un motivo ben preciso. Numerosi gli studi che sono stati condotti su questa specie, una minaccia per l’ambiente. Scopriamolo insieme.
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Si chiama Pheidole megacephala – formica dalla testa grossa – la specie invasiva più dannosa per l’ambiente. Secondo degli studi eseguiti in Kenya, è stato constatato come la formica di questa specie non appena arriva nel nuovo ambiente produce effetti deleteri. Il loro arrivo infatti non solo fa scomparire le formiche che vi erano prime, ma anche gli altri insetti e crea danni alle piante in due modi diversi;
I formicai creati attorno alle radici dell’albero che poi attaccheranno creano dei danni irreversibili. Inoltre, queste formiche seccano il suolo oltre a sottoporlo ad una condizione di stress idrico.
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Le acacie sono quelle che ne risentono particolarmente e questo ne rallenta la crescita, rendendole di fatto più deboli. Una minaccia per l’intera area e non solo per gli alberi che hanno scelto di attaccare: le formiche dalla testa grossa cambiano infatti colonie, spostandole di 50 metri all’anno e questo ovviamente significa che il loro raggio di azione dei danni si estende ulteriormente.