Le candele sono oggetti semplicissimi che abbiamo tutti in casa, ma il loro funzionamento non è così immediato.
Nel lontano 1848, in Inghilterra, si arrivò addirittura a tenere delle vere e proprie conferenze sul loro funzionamento, concentrandosi sulla parte relativa, per l’appunto, alla combustione e produzione di luce.
Infatti, la combustione e l’emanazione della luce sono una catena di relazioni chimiche molto interessante e che è stata studiata a lungo.
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La combustione è una fase facile: l’accensione dello stoppino produce calore sufficiente a bruciare la cera che lo regge, risalendo poi verso l’alto. A contatto con lo stoppino acceso la cera si converte in gas, producendo quindi sia il calore che la luce.
La forma allungata della fiamma è dovuta alla spinta dell’aria riscaldata. La cera che si scioglie viene comunemente chiamata “tazza” ed è il luogo in cui, al suo interno, brucia la fiamma. Attraverso un altro fenomeno fisico, viene permesso che sia la parte centrale a sciogliersi per prima e non i bordi.
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In questo modo la candela può mantenere una sua struttura senza collassare su sé stessa ne sfaldarsi dai bordi verso il centro, diventando quindi un oggetto difficile da gestire e permettendo un consumo più lento e composto.
A seconda delle reazioni chimiche e dei processi fisici che si susseguono nella candela (ma anche dei materiali con cui è composto l’oggetto), si può trovare una fiamma di diverso colore rispetto a quella che ci aspetteremmo.
Ma non solo: anche nella fiamma classica, quella tendente al giallo per intenderci, vi sono diverse sfumature di colori dovute a diverse reazioni chimiche. Vi è una zona blu più interna in cui l’idrogeno reagisce con l’ossigeno e produce, come da formula, delle particelle d’acqua.
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Queste si combinano con il carbonio e formano il colore arancione mentre la parte gialla, quella principale e più grande, è la zona in cui vi è la più alta concentrazione di carbonio. Come volevasi dimostrare, dietro la semplicità di oggetti comuni come le candele nascondono al loro interno peculiarità che non ci saremmo mai aspettati!