Parlare con animali e piante. A chi non capita?

Parlare con gli altri essere non-umani della casa sembra strano ma in realtà è una pratica diffusissima e molto comune

animali
animali (da Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se vi siete sorpresi di star parlando al vostro cane, al vostro gatto o alla vostra pianta, non preoccupatevi, è più normale di quanto sembra. Difatti è stato condotto un sondaggio su 2.000 adulti e più della metà ha dichiarato di scambiare due battute con questo tipo di compagnia.

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Non solo si chiacchera con chi non possiede la capacità di parlare ma una buona percentuale dice di avere delle interazioni bidirezionali. Per chi parla invece con le piante, le domande più utilizzate sono “hai bisogno d’acqua” oppure “vuoi un vaso più grande”.

Chi di noi non parla con animali e piante? Un sondaggio ci dice quanto è diffusa questa pratica

piante
piante (da Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Molti pensano che parlare con le piante sia una sorta di percorso di crescita personale e interiore. Uno su cinque fa ascoltare alle piante della musica, partendo dalla classica, attraversando l’elettronica per concludere con l’R&B.

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Se oltrepassiamo la categoria degli esseri viventi, molti parlano anche con i cosiddetti oggetti inanimati. Dalle maledizioni ai ringraziamenti, i nostri oggetti si sentono dire proprio di tutto!

L’apriscatole riceve principalmente offese, così come la sveglia, alla quale più volte viene ripetuto di stare in silenzio. Le suppliche alle automobili sono all’ordine del giorno, soprattutto quando il carburante scarseggia e non mancano i ringraziamenti al bancomat quando ci fa prelevare del denaro.

Tutto questo è sinonimo della nostra attitudine personale. La conduttrice del sondaggio afferma che compiere azioni come ringraziare un bancomat dimostra il nostro alto livello di educazione. Allo stesso modo, parlare con le piante dimostra il nostro spirito di inclusione verso questi esseri.

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Difatti le nostre conversazioni con le piante significano un senso di appartenenza alla famiglia e non le trattiamo come meri soprammobili o solo oggetti d’abbellimento. La coscienza che sviluppiamo sapendo che quello che abbiamo di fronte è un essere vivente ci permette di ingrandire la nostra intelligenza emotiva.

Si stima che circa il 37% degli intervistati abbiamo dichiarato di sentirsi più felice dopo aver conversato con una pianta. E anche in questo caso si ritiene la conversazione a doppio senso. La crescita della pianta è la sua risposta alle nostre conversazioni, ed è percepito come un sentimento di affetto.

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