Capodanno col botto, smog e inquinamento acustico ai massimi livelli

I fuochi d’artificio sono stati vietati in tutte le città, ma a Capodanno la tradizione è stata rispettata: picco di inquinamento e smog.

Capodanno, picco di smog e di polveri sottili
Capodanno, picco di smog e di polveri sottili (foto da Pixabay)

I fuochi d’artificio sono stati vietati in tutte le città, ma a Capodanno la tradizione è stata rispettata: picco di inquinamento e smog. Il Capodanno, naturalmente, è un evento molto sentito dalla popolazione mondiale. Si saluta il vecchio anno per dare il benvenuto a quello nuovo. La tradizione vuole che, alla mezzanotte, il cielo venga colorato da migliaia di fuochi d’artificio. Una coreografia certamente fantastica e affascinante, ma che comporta vari problemi.

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Il Capodanno appena trascorso, però, ha avuto un sapore diverso dal solito. Così come per quello dello scorso anno, data l’emergenza sanitaria, si è deciso proibire i fuochi in tutte le città. Così non è stato, perché la popolazione ha comunque festeggiato accendendo fuochi. Ma cosa comporta tale festeggiamento? Un picco significativo dell’inquinamento atmosferico e il rilascio di una quantità enorme di polveri sottili.

I danni all’ambiente e a animali causati da fuochi d’artificio

I danni causati all'atmosfera e agli animali da parte de botti di fine anno
I danni causati all’atmosfera e agli animali da parte de botti di fine anno (foto da Pixabay)

L’esplosione dei fuochi d’artificio nell’aria, libera addirittura Pm10, anidride solforosa, ozono e biossido di azoto. Nel 2019, sulla rivista Nature è stato condotto uno studio sull’inquinamento prodotto la notte di San Silvestro. Soprattutto nelle città più grandi e con maggiore densità abitativa, i valori di inquinamento sono stati inquietanti. Ad esempio in una città come Milano, i fuochi di artificio del 31 dicembre sono stati responsabili del 6% del Pm10 inquinante di tutto l’anno.

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Stesso discorso può essere esteso ad altre città. Nonostante i divieti e le multe previste, i trasgressori sono stati tantissimi. Ma i fuochi non rappresentano soltanto un danno ambientale, ma anche un inquinamento acustico senza precedenti. Ogni anno muoiono più di 5 mila animali, spaventati dai botti, tutti animali selvatici che perdono la vita per vari motivi. Tra infarto, fuga dal proprio rifugio e perdita dell’orientamento, migliaia di animali muoiono spaventati dai fuochi d’artificio. Spesso, a morire, sono anche gli animali domestici.

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Lo stress provocato dai botti agli animali è elevatissimo. Cani e gatti, che hanno un udito dieci volte più sviluppato del nostro, sono terrorizzati dal frastuono, e lo stesso discorso vale per gli animali da allevamento. L’effetto smog e inquinamento acustico, a Capodanno, è amplificato proprio per l’esplosione simultanea di migliaia di fuochi. Questo picco inquinante resta nell’aria per ore, scemando lentamente. Eppure bastano poche ore per creare un danno enorme all’ecosistema.

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