I fuochi d’artificio sono stati vietati in tutte le città, ma a Capodanno la tradizione è stata rispettata: picco di inquinamento e smog.
I fuochi d’artificio sono stati vietati in tutte le città, ma a Capodanno la tradizione è stata rispettata: picco di inquinamento e smog. Il Capodanno, naturalmente, è un evento molto sentito dalla popolazione mondiale. Si saluta il vecchio anno per dare il benvenuto a quello nuovo. La tradizione vuole che, alla mezzanotte, il cielo venga colorato da migliaia di fuochi d’artificio. Una coreografia certamente fantastica e affascinante, ma che comporta vari problemi.
Potrebbe interessarti anche → Green deal: cos’è il progetto europeo di transizione ecologica?
Il Capodanno appena trascorso, però, ha avuto un sapore diverso dal solito. Così come per quello dello scorso anno, data l’emergenza sanitaria, si è deciso proibire i fuochi in tutte le città. Così non è stato, perché la popolazione ha comunque festeggiato accendendo fuochi. Ma cosa comporta tale festeggiamento? Un picco significativo dell’inquinamento atmosferico e il rilascio di una quantità enorme di polveri sottili.
I danni all’ambiente e a animali causati da fuochi d’artificio
L’esplosione dei fuochi d’artificio nell’aria, libera addirittura Pm10, anidride solforosa, ozono e biossido di azoto. Nel 2019, sulla rivista Nature è stato condotto uno studio sull’inquinamento prodotto la notte di San Silvestro. Soprattutto nelle città più grandi e con maggiore densità abitativa, i valori di inquinamento sono stati inquietanti. Ad esempio in una città come Milano, i fuochi di artificio del 31 dicembre sono stati responsabili del 6% del Pm10 inquinante di tutto l’anno.
Potrebbe interessarti anche → Matrimonio dalle radici resistenti, donna sposa un albero. Dopo 3 anni com’è finita?
Stesso discorso può essere esteso ad altre città. Nonostante i divieti e le multe previste, i trasgressori sono stati tantissimi. Ma i fuochi non rappresentano soltanto un danno ambientale, ma anche un inquinamento acustico senza precedenti. Ogni anno muoiono più di 5 mila animali, spaventati dai botti, tutti animali selvatici che perdono la vita per vari motivi. Tra infarto, fuga dal proprio rifugio e perdita dell’orientamento, migliaia di animali muoiono spaventati dai fuochi d’artificio. Spesso, a morire, sono anche gli animali domestici.
Potrebbe interessarti anche → Fuochi d’artificio e polveri sottili, pericolosi per l’ambiente e gli animali, arrivano i divieti comunali
Lo stress provocato dai botti agli animali è elevatissimo. Cani e gatti, che hanno un udito dieci volte più sviluppato del nostro, sono terrorizzati dal frastuono, e lo stesso discorso vale per gli animali da allevamento. L’effetto smog e inquinamento acustico, a Capodanno, è amplificato proprio per l’esplosione simultanea di migliaia di fuochi. Questo picco inquinante resta nell’aria per ore, scemando lentamente. Eppure bastano poche ore per creare un danno enorme all’ecosistema.