Energia ricavata dalle onde del mare, l’ambizioso progetto green di un’azienda che potrebbe rivoluzionare il mondo. Energia pulita, è ora di cambiare.
La Terra è satura dell’uomo che spesso agisce a fini egoistici, è ora di cambiare. Sono numerosi gli interventi negli ultimi tempi utili a trovare delle alternative meno dannose per l’ambiente e che siano al contempo valide soluzioni. L’energia che oggi viene impiegata non è assolutamente rinnovabile e questo certamente non aiuta, inoltre risulta nociva per l’uomo e la natura. Una situazione che ha fatto sentire l’esigenza di scovare delle fonti alternative per ricavare energia.
Soluzioni green che fanno ben sperare sul destino del nostro pianeta; è possibile sfruttare il vento – cosa che viene fatta in alcune zone della penisola con le famose pale eoliche – o ancora i raggi del sole; i pannelli solari infatti sono una realtà che si sta diffondendo rapidamente anche nelle abitazioni private. Ed il mare? Ecco la soluzione che tutti stavamo aspettando.
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Energia dal mare, il progetto rivoluzionario di cui avevamo bisogno
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“Eco Wave Power, l’energia reinventata! Fare energia dalle onde! Rendere il mondo un posto migliore” questo è quanto descritto sulla pagina Instagram della società che si impegna per produrre qualcosa di innovativo. La fondatrice di Eco Wave Power è Inna Braverman, un progetto a cui tiene particolarmente dato che ha vissuto sulla sua pelle il disastro ambientale di Černobyl; nata due settimana prima del tragico evento avvenuto la notte del 26 aprile 1986 alle ore 1:23:45.
Braverman ha avuto un arresto respiratorio e questo l’ha indotta a portare avanti la mission di trovare soluzioni alternative per evitare che simili tragedie possano verificarsi. Come si vede dalla foto sopra riportata, la Eco Wave Power usa l’energia del mare con dei galleggianti collegati a dei pistoni che mossi dalle onde si comprimono e trasportano fluido biodegradabile.
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Fluido che va a finire negli accumulatori di energia generando una pressione tale da attivare un motore idraulico il quale a sua volta attiva il generatore di corrente collegato alla rete elettrica nazionale. Conclusi questi step, il fluido torna al punto di partenza e ricominciano i passaggi. Un’idea eccellente per aiutare – in futuro – quelle zone dove ancora l’elettricità è un sogno, cambiando così le sorti del pianeta.