Il mondo naturale ci regala ogni giorno dei piccoli miracoli e se siamo abbastanza fortunati possiamo osservarli nella loro bellezza.
Dal granello di sabbia al fiocco di neve, ogni magia creata dalla natura può sorprenderci. Spesso non ci accorgiamo di quanto effettivamente la realtà ci ponga di fronte eventi magnifici ma i nostri impegni e le nostre abitudini non ci permettono di compiacerci.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> Cosa succederà nel 2022? A prevedere il futuro sono degli…assurdo
Le problematiche della quotidianità non ci limitano solo nel tempo ma anche nello spazio: crediamo che tutto l’importante sia svolgere i compiti giornaliere che ci vengono assegnati dalla società, che sia il lavoro o lo studio, e a fatica riusciamo a districarci dagli impegni che affollano le nostre vite.
La natura e i suoi miracoli. Quello che non vedi tutti i giorni!
Ma non dobbiamo mai dimenticare che il nostro pianeta ci offre una moltitudine di miracoli non immaginabili. Vi ricapitoliamo qui i più sorprendenti.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> Test sulla personalità: la prima immagine che noterete vi dirà chi siete
Il cosiddetto orso d’acqua, scientificamente chiamato tardigrado microscopico, è l’animale più resistente sulla faccia della terra: non solo riesce a sopportare temperature estreme o vivere in completa disidratazione per decadi ma è in grado di resistere all’impervio habitat dello spazio.
I granelli di sabbia, se analizzati con un microscopio, ci permettono di scoprire la loro provenienza e la loro composizione. Immaginate una spiaggia quanto può essere ricca di diversità!
I cactus sono piante particolari. Se stacchiamo un pezzo da un cactus e lo piantiamo, stiamo creando un vero e proprio clone del cactus di base. Inoltre, alcune parti della pianta possono essere utilizzate in casi estremi come suture per ferite, se adeguatamente sterilizzati.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> Profumatori per ambienti in gel, realizzali con le tue mani in modo facile e veloce
Vi è un’orchidea, chiamata Phalaenopsi od Orchidea Falena, che riproduce visivamente le sembianze di un volatile. È stata infatti coltivata inizialmente da Renè Schoone, famoso scienziato che ha deciso di donarle la forma di un colibrì per renderla più soggetti a potenziali impollinatori.
Infine, la mosca mediterranea della frutta è stata in grado di evolversi in una maniera peculiare. Le sue ali simulano la presenza di due formiche che la proteggono. Infatti, questa è una tecnica difensiva. Nel momento in cui agita le ali, confonde i predatori e sfugge ai loro agguati.
