Verdura e frutta, niente più contenitori in plastica: le nuove normative UE

Secondo le nuove normative europee, da quest’anno cominceranno ad essere proibiti contenitori in plastica per frutta e verdura.

Niente più plastica, occorre una fonte alternativa per confezionare prodotti alimentari e non
Niente più plastica, occorre una fonte alternativa per confezionare prodotti alimentari e non 8foto da Pixabay)

Secondo le nuove normative europee, da quest’anno cominceranno ad essere proibiti contenitori in plastica per frutta e verdura. Si tratta di nuove leggi in merito all’utilizzo della plastica, ossia uno dei materiali più inquinanti al mondo. Una legge studiata dal 2020 e oggi realtà, almeno in mezza Europa, la quale proibisce alle industrie di confezionare frutta e verdura in box di plastica. Si incentiva, in questo modo, l’utilizzo di buste riciclabili.

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Dal 1 gennaio 2022, la Francia ha distanziato tutti, vietando subito gli imballaggi di plastica in tutti i supermercati. La normativa imposta dall’Europa, mira ad eliminare la plastica dai supermercati entro il 2040. Purtroppo, l’Italia si conferma uno dei fanalini di coda del Continente, in quanto a produzione di materiali riciclabili e l’utilizzo ancora forte della plastica.

Leggi UE: niente più contenitori di plastica per frutta e verdura entro il 2040

Dal 2022 divieto in Europa di vendere frutta e verdura in contenitori di plastica
Dal 2022 divieto in Europa di vendere frutta e verdura in contenitori di plastica (foto da Pixabay)

Anche in Francia, però ci sono dissidi da parte dei negozianti, i quali, dal 1 gennaio, si sono visti impossibilitati a vendere tonnellate di frutta e verdura confezionate. Fino al 2026, quindi nel corso di cinque anni, in Francia sarà totalmente eliminata la plastica dagli alimenti e dai local adibiti al cibo. Significa che non si potranno più servire bicchieri, piatti, cannucce in plastica. Dal prossimo anno, invece, non ci sarà più plastica per inviare giornali e nelle confezioni dei giocattoli.

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Una progressione continua che porterà l’Europa a liberarsi totalmente di questo materiale inquinante entro il 2040. Anche se di strada ne abbiamo da fare, visto l’ampio utilizzo praticamente su ogni prodotto. Intanto iniziamo con ortaggi, verdura e frutta, poi il divieto si estenderà ad altri ambiti. Un piano studiato nei minimi dettagli, con l’appoggio da parte di tutte le Nazioni europee.

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Anche l’Italia, ovviamente si è attivata per eliminare la plastica, anche se si va a rilento. In Italia, infatti, le tasse sulla plastica sono state rinviate al 2023. Dovremo aspettare ancora un anno per vedere eliminate le confezioni di plastica dai supermercati. A preoccupare, però, non è tanto l’Europa, abbastanza efficiente, ma è il resto del mondo. Specialmente i Paesi in via di sviluppo, ancora troppo arretrati e poco organizzati per proiettarsi verso un futuro plastic free e adeguarsi alle normative.

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