Terreni coltivati invasi dalla plastica: il rapporto della FAO è da brividi

Una situazione inquietante, quella messa in luce da un rapporto della FAO, il quale indica che gran parte dei terreni coltivati è invaso dalla plastica.

Il pericolo della microplastica in agricoltura, materie tossiche che arrivano sulle nostre tavole
Il pericolo della microplastica in agricoltura, materie tossiche che arrivano sulle nostre tavole (foto da Pixabay)

Una situazione inquietante, quella messa in luce da un rapporto della FAO, il quale indica che gran parte dei terreni coltivati è invaso dalla plastica. Tutto materiale inquinante che poi noi ci ritroviamo sulle tavole. Frutta e verdura, ma anche carne, che assorbono le proprietà tossiche della plastica e che sia noi che gli animali ingeriamo inconsapevolmente. Una minaccia per la sicurezza alimentare che potrebbe crescere sempre di più, se non si interviene con l’eliminazione della plastica.

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Non soltanto gli oceani sono invasi drammaticamente dalla plastica, ma adesso anche i terreni, specialmente quelli coltivati. Il rapporto della FAO, intitolato Assessment of agricultural plastics and their sustainability: a call for action, parla chiaramente. Qui emerge che in ogni settore dell’agricoltura si fa ampio utilizzo della plastica. Ogni passaggio dell’agricoltura e dell’allevamento richiede l’uso di questo materiale. Soltanto l’Asia ne fa la metà dell’utilizzo mondiale ed è il continente che inquina di più.

Le drammatiche conseguenze della plastica nell’agrocoltura

a mancare sono le fonti alternative che possano soppiantare l’uso della plastica
A mancare sono le fonti alternative che possano soppiantare l’uso della plastica in agricoltura (foto da Pixabay)

Purtroppo, a mancare sono le fonti alternative che possano soppiantare l’uso della plastica, ormai radicato nel lavoro agricolo. Gli esperti vedono il futuro nero, con una domanda di materiali plastici sempre più insistente. Reticolati, serre, oggetti per la copertura delle piante o tecniche di coltura richiedono l’utilizzo della plastica, e al momento non se ne può fare a meno. Quasi dieci milioni di tonnellate di plastica, prodotte solo per l’ambito agricolo.

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La plastica è un materiale che si adatta ad ogni situazione ed è importante per le molteplici mansioni. È efficiente e si sfrutta in ogni occasione, rinunciarvi non è semplice, come ammette la stessa FAO nel suo rapporto. Occorre trovare alternative valide per sostituire la plastica e facilitare l’introduzione di nuove pratiche. Purtroppo, lo smaltimento della materia è difficile, le microplastiche invadono i terreni e son nocive per tutti.

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Il 20% dell’intera plastica prodotta non si ricicla correttamente, e si disperde nell’ambiente, finendo sulle nostre tavole. Una situazione che mette a rischio la salute dell’uomo e di tutti gli animali. Non a caso, è stata trovata una buona percentuale di plastica nelle feci umane, e non solo degli animali da allevamento. Una situazione inquietante a cui bisogna far fronte. Bisogna favorire la diffusione della bioplastica e di un’agricoltura sostenibile. Tecniche sostenibili sono oggi in via i sperimentazione.

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