Bucce di cetriolo, utili rimedi “salva vita”. Alcuni sono davvero formidabili
3 anni fa
Le bucce di cetriolo possono rivelarsi delle vere e proprie fonti di benessere per il nostro organismo. Alleate della nostra bellezza, scopriamone alcuni usi.
Che il cetriolo sia un toccasana per il nostro benessere non è un segreto. Spesso infatti si usano le fettine dell’ortaggio sugli occhi. In realtà usare così il cetriolo è riduttivo: anche le sue bucce infatti possono rivelarsi delle risorse preziose per la cura del nostro corpo e per ricevere tanto benessere. Quindi anche i suoi scarti sono utilissimi.
Se stai consumando un’insalata di cetrioli e li hai privati della sua buccia, non buttarle anche queste potranno essere impiegate nel migliore dei modi. Un’occasione per evitare sprechi e concedersi delle coccole non previste.
Graziose saponette al cetriolo: il procedimento è molto semplice in quanto occorre frullare le bucce del cetriolo e amalgamarle insieme al panetto di sapone di Marsiglia, previamente sciolto a bagnomaria. Aggiungere dieci gocce di olio essenziale al limone per avere una fragranza fresca e gradevole;
Insetti addio: formiche, api, vespe non tollerano l’acido contenuto nel cetriolo quindi perché non usare le sue bucce per fare in modo che questi non entrino in casa? Posizionarle in alcuni angoli di casa – soprattutto in prossimità di porte e finestre – eviterà a questi di entrare;
Scottature: sempre per rimanere in un clima estivo, il cetriolo può rivelarsi utile per rimediare contro le scottature stagionali della pelle. Frullare le sue bucce, aggiungere delle foglie di salvia sminuzzata e pochi cucchiai di acqua distillata. Lasciato in frigo, preso all’occorrenza può rivelarsi utilissimo. Applicare il composto sulla pelle con dei dischetti di cotone. Attenzione, ha una durata di 2-3 settimane;
Detergente per superfici: bucce di cetriolo e bucce di limone (per lasciare un profumo gradevole). Unirle a 400 ml di acqua calda, 50 ml di alcool denaturato e 50 ml di aceto di vino bianco. Lasciare riposare per 24 ore e poi filtrato per essere utilizzato in un comodo spruzzino.
Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.