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Narciso: un fiore dalle proprietà benefiche e curative

Il Narciso è un fiore conosciuto per la sua bellezza e profumo, ma quello che più stupisce sono le sue proprietà benefiche e curative per la nostra salute. Scopriamole insieme per poterle sfruttare al meglio.

Fiore di Narciso – Foto da Unsplash

Il Narciso è un fiore di origine europea appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae. Deve la sua fama al mito greco che narra di questa pianta.

Il nome della pianta prende spunto dal mito greco nel quale Narciso nasce da dio del fiume Cefiso e dalla ninfa Liriope. Leggenda vuole che la madre, preoccupata per il bellissimo figlio, chiese al profeta Tiresia quale sarebbe stato il suo destino e quest’ultimo gli rispose che il piccolo avrebbe conosciuto la vecchiaia solo se non avesse mai conosciuto se stesso. Crescendo il giovane e bellissimo uomo attirava l’attenzione di un sacco di ragazze, da lui rifiutate costantemente.

Una ninfa di nome Eco venne anch’essa rifiutata da lui, così la dea della vendetta, Nemesi, decise bene di punire Narciso per aver rifiutato la ninfa, facendogli vedere il suo riflesso in un lago. Così Narciso si innamorò di se stesso e morì conscio di non poter amare se stesso data l’impossibilità della cosa. Quando le ninfe si accorsero della sua morte, la leggenda narra che al posto del giovane uomo trovarono dei fiori bellissimi, i narcisi.

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Il Narciso è infatti un fiore bellissimo, che nasce dal bulbo nel periodo che va da marzo a giugno. Il fiore è formato da due corone concentriche di dimensioni diverse e dai colori diversi. La forma è quella di una piccola trombetta, con la parte interna gialla e quella esterna bianca.

Le proprietà benefiche del Narciso

Campo di Narcisi – Foto da Pixabay

Prima di parlare dei benefici portati dall’utilizzo di questa pianta, a livello fitoterapico, è bene sapere che alcune parti della pianta sono velenose. Le foglie ed il bulbo racchiudono un alcaloide molto velenoso se ingerito. L’ingestione di queste parti può portare ad infiammazioni gastriche ed a disturbi neuronali, sia nell’animale che nell’uomo.

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Se non viene preso in tempo, entro 24 ore dall’assunzione, un uomo che ingerisce queste parti della pianta rischia facilmente la morte. Tuttavia, le restanti parti della pianta hanno invece delle proprietà benefiche. Più nello specifico la pianta ha proprietà analgesiche, antipiretiche ed antispasmodiche.

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I suoi fiori vengono spesso utilizzati per curare degli ascessi, ma possono essere utilizzati anche nella terapia contro i foruncoli. La sua azione antipiretica permette di utilizzarlo anche per abbassare la febbre affiancato dai farmaci prescritti dal proprio medico.

Federica Pichierri

Classe 1994, nata a Bari. Sono una studentessa di Fisica poiché da sempre ho una passione per la scienza e la medicina. L’altra mia passione che non mi ha mai abbandonata è stata quella della scrittura, motivo per cui il mio obiettivo sarebbe quello un giorno di poter scrivere di scienza. Amo viaggiare e scoprire la cultura culinaria dei posti che visito e mi piacerebbe trasformare queste mie passioni in lavoro.

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