Ogni terreno ha le sue caratteristiche, ecco che si rivela fondamentale pertanto coglierne le peculiarità prima di decidere le coltivazioni da fare.
Ogni terreno ha le sue caratteristiche e conoscerle è di assoluta importanza se si vuole coltivare. Solo dopo averne colto la specifica struttura fisico-chimica infatti sarà possibile capire cosa poter coltivare, i prodotti che ne decreteranno il successo. Esistono diversi tipi di terreno, quindi prima di decidere cosa coltivare o ipotizzare già una simpatica aiuola, occorre sapere che il tipo di terreno può essere previamente valutato compiendo dei primi interventi operativi.
Ovviamente avere un terreno perfetto – ovvero fertile e soffice – è il sogno di tutti ma non è così facile trovarlo, tuttavia trasformarlo per renderlo adatto alle proprie esigenze è sicuramente semplice, alla portata di tutti.
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Le diverse tipologie di terreno
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Scopriamo le diverse tipologie, come riconoscerlo e come apportare delle migliorie per renderlo fertile.
- Terreno argilloso: lo si riconosce quando prendendo un campione e tentando di appallottolarlo rimangono appiccate le forme delle dita. Spesso questa tipologia può contenere fino al 45% di argilla. Una tipologia particolare se si pensa che l’acqua fa fatica a penetrare ed il ristagno conseguente non consente alle piante di crescere, le radici infatti fanno fatica e passa poca aria. In primavera si riscalda molto lentamente e diventa difficile lavorarlo, tuttavia ha il pregio che rimane fresco in profondità. Come fare per renderlo fertile? Basta aggiungere della sostanza organica e sabbia di fiume;
- Terreno sabbioso: composto da oltre il 50% di sabbia. Lo si riconosce perché strofinandolo tra le dita risulta ruvido e granuloso. A differenza di quello argilloso, in primavera si surriscalda rapidamente ed è molto permeabile, ciò significa che l’acqua filtra facilmente però non rimane negli strati delle radici, portando con sé i nutritivi. Per correggerlo, anche in questi casi occorre introdurre della sostanza organica per migliorarne la fertilità.
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- Terreno limoso: raro in Italia, è composto da oltre il 70% da particelle limose. Lo si riconosce quando passandolo tra le dita appare scivoloso come se si avesse il sapone. Quando è umido, diventa pastoso e questo ostacola la circolazione dell’aria e dell’acqua. Anche nel caso di terreno limoso, per correggerlo occorre del letame maturo o compost.