Alla scoperta del sambuco, la pianta che assolve a tantissime funzioni ed è utilissima per il nostro benessere: impiegata per curare diversi malanni, è buona anche da mangiare!
Oggi andiamo alla scoperta del fiore di Sambuco, l’incredibile pianta preziosa in ambito fitoterapico. La Sambucus nigra infatti si presenta come un rimedio utilissimo per curare numerosi disturbi. Non si butta via niente! Importanti sia i suoi inconfondibili fiorellini bianchi che i frutti maturi e la seconda corteccia. Per crescere bene la pianta necessita di ombra ed un luogo asciutto e ventilato. Spesso viene usata come siepe per dividere i campi.
Preziosa anche in cucina, il sambuco regala piatti gustosi e dall’aroma inconfondibile: i più golosi non potranno rinunciare ai suoi fiori in pastella o i getti terminali cucinati come gli asparagi. Svelati i suoi usi culinari, vediamo adesso come preparare un buon decotto e quando bere la gustosa bevanda, fonte di benessere.
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Il decotto di sambuco è utile per cogliere queste proprietà del fiore:
Prepararlo è semplicissimo: basta solamente andare in erboristeria e chiedere del sambuco. Per il nostro decotto occorreranno due cucchiaini di sambuco per tazza. Dopo aver portato l’acqua in ebollizione, lasciar in infusione per solo cinque minuti, filtrare e gustare.
Ma non solo, il sambuco cura anche numerosi disturbi attraverso il suo uso esterno. Questo si rivela invece efficace nei casi di emorroidi e ascessi, si consigliano pertanto di preparare dei cataplasmi di fiori e foglie pestate. Le compresse invece nei casi di pelle arrossata è un toccasana.
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Nonostante siano numerose le proprietà della bellissima pianta, bisogna prestare attenzione al suo uso in quanto le dosi elevate possono provocare nausea, vomito e dolori addominali. Da evitare inoltre se si soffre di stomaco debole.