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Infuso di Centaurea, l’erba della febbre che cura numerosi disturbi

L’infuso di Centaurea – detta anche erba della febbre – è un rimedio naturale che può offrire tantissimo supporto quando si tratta di febbre o altri stati di malessere.

Centaurea (Pixabay)

Non tutti forse la conoscono, ma la Centaurea è una pianta utile per il nostro organismo. Si trova in tutta Italia ma predilige i boschi ed i prati fitti. Raccoglierla potrebbe comportare la distruzione di tutta la piantina quindi lasciarne qualche esemplare sarà utile per far proseguire la crescita di questa splendida pianta, i cui petali rosa sicuramente regalano gioia anche dal punto di vista cromatico. 

La Centaurea erythraeum è chiamata anche centaurea officinale o erba delle febbre per le sue note proprietà atti a combattere l’influenza. Usata inoltre come potente cicatrizzante, il nome dato a questa pianta risale a tempi remoti: si pensa infatti che centaurea derivi dal centauro Chirone che avrebbe curato con la centaurea la ferita che gli è stata inflitta da Eracle. Usata inoltre sempre secondo quanto ereditato storicamente, dai Druidi come cura per il morso di serpente e scorpioni.

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Infuso di Centaurea, alla scoperta delle sue proprietà

Infuso (Pixabay)

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Preparare un gustoso infuso di centaurea è davvero semplice, questi sono gli ingredienti:

  • 3 cucchiai di carciofo, foglie;
  • 3 cucchiai di centaurea, sommità fiorite;
  • 3 cucchiai di asparago, radice;
  • 3 cucchiai di rosmarino, rametti;
  • 2 cucchiai di liquirizia, radice;
  • 1 cucchiaio di rabarbaro, rizoma essiccato e pelato.

Dopo aver mescolato per bene tutti questi ingredienti, prenderne un cucchiaino e lasciarlo in infusione per cinque minuti in una tazza con dell’acqua bollente. Filtrare e consumare la bevanda. Va consumata una tazza al giorno, nel caso di insufficienza epatica se ne consiglia dopo il pasto principale.

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Nel caso di reumatismi o gotta, si sconsiglia il consumo di asparagi. Se invece metti in infusione 60 grammi di radice e lasciata in infusione nel vino bollente, la bevanda è ottima da consumare prima di ogni pasto. Occhio alle dosi! Un suo uso eccessivo può provocare disturbi quali appunto diarrea e vomito.

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.