Torino. Vietato l’ingresso al Duomo per un turista non vedente e per il suo cane guida; un magnifico labrador di nome Spritz
Sembrerebbe una storia ideata da Lercio, ma la realtà dei fatti conferma questo fatto avvenuto veramente. Ad un turista non vedente è stato vietato di visitare il Duomo di Torino. La motivazione? Il cane accompagnatore non può entrare nel Duomo.
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“Il suo cane qui dentro non entra”. Queste le parole rivolte a Vittorio Biglia, quando ah cercato di varcare la soglia del Duomo accompagnato dal suo fedele cane Spritz. L’uomo è un non vedente e il suo magnifico labrador è l’accompagnatore che gli permette di vivere una vita degna.
L’uomo ha fatto valere i suoi diritti e alla fine è entrato nel Duomo accompagnato dal suo cane
La storia che sembrerebbe una fake ideata da Lercio, è una chiara dimostrazione di come ancora oggi, le forme di discriminazioni, persistenti nella nostra società, pesano in modo schiacciante. L’uomo in questione s’era recato accompagnato dalla sua famiglia, a Torino per visitare il magnifico Duomo.
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Il signore in questione, che tra l’altro è coordinatore del gruppo di lavoro di cani guida per il consiglio regionale dell’Unione Italiana Cechi, è stato bloccato dall’addetto alla sicurezza. Quest’ultimo non permetteva l’accesso al suo cane guida in quanto il cartello e le regole previste lo vietano.
Tuttavia l’addetto alla sicurezza, forse ignorava le leggi previste per le persone che presentano alcune disabilità. Difatti signor Biglia ha saputo far valere i suoi diritti, secondo la legge 37 del 1974, che prevede l’accesso dei cani guida, nei luoghi aperti al pubblico. Cosi dopo l’intervento delle forze dell’ordine il signor Biglia e il suo magnifico labrador Spritz hanno potuto visitare il Duomo.
Ciò che è accaduto al signore sopra citato e al suo cane, è l’ennesimo caso della scarsa sensibilizzazione e informazione su determinate tematiche. Di certo l’addetto alla sicurezza del Duomo, doveva conoscere la legge in questione, ma è necessaria un’opera pedagogizzante per educare la società al rispetto delle diversità altrui.
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In più in questa situazione si evidenzia ancora di più l’importanza del rapporto che intercorre fra la persona non vedente e il suo cane guida. Grazie alle fantastiche capacità deduttive dei nostri amici a quattro zampe, le distanze che intercorrono per raggiungere la normalità si accorciano notevolmente. Per questo motivo ci vuole rispetto per tutti gli esseri viventi, in quanto ciò che ci lega è un rapporto di circolarità che ci fa essere indispensabili l’uno per l’altro.