Non è un caso isolato quello della scimmia che rapisce un neonato. La storia infatti preoccupa il mondo intero ma cosa sta accadendo?
Di certo non annoverabili tra gli animali da compagnia, le mangiatrici seriali di banane stanno diventando un grosso pericolo per l’uomo. A preoccupare è il loro particolare interesse verso i bambini e, ne è dimostrazione, il caso della scimmia che ha rapito un neonato. La vicenda, con un finale purtroppo tragico, sta facendo il giro del mondo e non è un caso isolato. Ma dunque ci chiediamo: c’è da preoccuparsi o è una vendetta versa l’uomo?
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La vicenda è accaduta in India dove, un piccolo umano stavo dormendo in casa dove si trovava sotto la sorveglianza dei suoi nonni. L’animale è entrato nell’appartamento ed ha portato via il piccolo nell’indifferenza più totale dei presenti. Quando questi si sono accorti di quanto accaduto, hanno subito lanciato l’allarme ed iniziato le ricerche. Purtroppo, il corpo del piccolo è stato ritrovato, dopo qualche ora, senza vita in un lago. La disperazione di questa famiglia e della vicenda, è accompagnata da altri casi verificati in più parti nel mondo che, per fortuna, sono stati presi in tempo. Ma allora in molti, studiosi, ricercatori e gente comune, si chiedono quale sia il rapporto tra l’uomo ed il suo antenato e perché si sia arrivati a questo punto.
Scimmia rapisce un neonato: istinto o vendetta?
Che le scimmie fossero animali aggressivi era già noto agli studiosi ed è infatti ancor più noto, il fenomeno del cosiddetto infanticidio. Il loro istinto animalesco, porta i grandi della specie ad uccidere i piccoli indesiderati dalle loro madri. Non c’è una spiegazione univoca a tale fenomeno ma nessuno avrebbe potuto mai immaginare che lo stesso si riversasse sull’uomo.
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Il caso del bambino rapito ha infatti un precedente in cui però, il piccolo umano, è stato tratto in salvo. A dare l’allarme sul fenomeno sono anche le istituzioni dei paesi dove tali animali si concentrano. Secondo le istituzioni infatti le scimmie sono diventate molto aggressive ed i loro attacchi verso l’uomo si sono intensificati. In questi paesi, come l’India, si cerca di attuare una campagna di sterilizzazione che, almeno finora, non ha dato i risultati sperati. In un primo momento si pensava che tali animali fossero diventati più aggressivi a causa dell’azione dell’uomo e della distruzione del loro habitat, quindi una vendetta.
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Ora si ipotizza invece che il tutto sia nella loro natura e che il loro istinto stia predominando. Di fatto, resta un fenomeno pericoloso che preoccupa il mondo intero, soprattutto le zone dove questi animali dovrebbero convivere con l’uomo.