Ormai ci siamo abituati a disinfettare spesso le mani con gel igienizzanti e ora queste sono screpolate: ecco i consigli per curarle ed evitare che si rovinino.
Ormai ci siamo abituati a disinfettare spesso le mani con gel igienizzanti e ora queste sono screpolate: ecco i consigli per curarle ed evitare che si rovinino. Il periodo delicato lo richiede, l’emergenza sanitaria ormai ci ha abituato a igienizzare le mani mille volte al giorno. Strofinare il gel igienizzante ogni volta che tocchiamo qualcosa fuori casa è diventata un’abitudine.
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Tutto corretto, bisogna fare così per evitare germi e, ovviamente, di contrarre il dannato virus, ma le nostre mani ne risentono parecchio. Facendo così stressiamo le mani e roviniamo la pelle. Se notiamo pelle secca e screpolature varie, è del tutto normale. Il gel igienizzante crea questo effetto, ma occorre sapere alcune cose per evitare che queste si rovinino e ci procurino dolore.
Il consiglio più banale, ma anche quello meno considerato, è legato alla quantità di gel messo sulle mani. Meno è sempre meglio che tanto. Va bene disinfettarsi le mani ogni tanto, ma non bisogna mai esagerare. L’alcool contenuto nel gel procura screpolature e lesioni, quindi bisogna versarne poco e limitarne l’uso. Occorre versarlo e strofinarlo sulle mani tre o quattro volte al giorno, non di più.
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Il gel disinfettante si deve versare quando magari prendiamo i mezzi pubblici, oppure quando ci rechiamo nei negozi e tocchiamo i prodotti esposti, o ancora dopo aver accarezzato animali di persone sconosciute. A fine giornata, inoltre, bisogna idratare le mani, per far tornare la pelle elastica e morbida. Stendere creme idratanti è un ottimo metodo per curare le mani e reidratarle.
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In alternativa, sono eccellenti, come al solito, gli oli essenziali. Versarne qualche goccia e strofinare bene fino ad assorbimento è un buona abitudine. Specialmente la sera, dopo una giornata intera a combattere con il virus, i batteri e il freddo, un buon olio essenziale è la soluzione migliore. Sembrano consigli sciocchi, ma in realtà non è così, perché quasi tutti tendono a sottovalutarli, o semplicemente non ci pensano.