Acqua dal rubinetto o in bottiglia? La decisione divide gli esperti, i dati sono allarmanti

La scelta giusta da compiere per difendere l’ambiente è eliminare l’acqua in bottiglia. Ma come tutelare anche la nostra salute?

bottiglie di plastica
bottiglie di plastica (fonte Pixabay)

Decidere di vivere in maniera green è una scelta che può cambiare la vita di chiunque. Sempre più persone e consumatori si avvicinano a questo mondo cercando soluzioni per condurre una vita più giusta e nel rispetto dell’ambiente. Tra le scelte più importanti da compiere c’è sicuramente quella di eliminare l’acqua in bottiglia e ridurre quindi il consumo di plastica. Ma come fare e, soprattutto, fa bene alla salute?

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Tra gli obiettivi che un consumatore green deve prefissarsi, la riduzione o eliminazione della plastica è tra i primi posti. Il cambiamento è di certo radicale ma non impossibile. Esistono infatti diversi modi per iniziare il cammino verso la svolta ed il consumo di acqua dal rubinetto potrebbe essere un primo step. Quando si vive in una grande città, dove il sistema di purificazione non è sicuro, sono in molti a porsi il dilemma tra la salute e l’ambiente. Come risolvere dunque tale problematica?

Eliminare l’acqua in bottiglia: i dati allarmanti

Acqua del rubinetto
Acqua del rubinetto (fonte Pixabay)

Uno studio condotto dall‘Istituto per la Salute Globale di Barcellona, ha mostrato l’impatto dell’acqua in bottiglia se tutti i cittadini ne facessero uso. I dati sono allarmanti oltre che pericolosi per l’ambiente. Secondo quanto analizzato dai ricercatori infatti, se tutti i residenti della città utilizzassero le bottiglie di plastica, servirebbe un’estrazione di risorse pari a 3500 volte l’acqua dal rubinetto. Ma non è tutto. I costi aumenterebbero notevolmente, si parla di cifre pari a 70 milioni di euro, e la plastica impatterebbe notevolmente sull’ambiente.

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Se pensate che le bottiglie siano più sicure del rubinetto, provate ad immaginare a quanto tempo passa dall’imbottigliamento all’arrivo in tavola. Le confezioni vengono lasciate sotto il sole, sotto la pioggia e trasportate per settimane prima di raggiungere il consumatore. Ma allora come risolvere il problema? Per gli abitanti dei piccoli centri, probabilmente è tutto molto più semplice. Sono molti i comuni che hanno installato le cosiddette casette dell’acqua, utili per ridurre la plastica e per aiutare le nostre tasche. Nelle grandi città la situazione potrebbe essere di più difficile soluzione.

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Far analizzare un campione di acqua del rubinetto da un laboratorio, potrebbe chiarire le sue proprietà ed indurre i residenti a berla. La politica inevitabilmente deve fare il suo compito e cercare di ottimizzare i sistemi di purificazione. Ognuno deve fare la sua parte.

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