Prendi un limone e metti dei chiodi, quello che accadrà è davvero strabiliante. Se cerchi dei rimedi alternativi per le tue piante, questo segreto ti sarà utile.
Succede spesso che anche gli appassionati più preparati di giardinaggio si trovino ad avere a che fare con piante che non abbiano un bell’aspetto o semplicemente non diano i risultati sperati. Sappiamo bene come ogni pianta abbia le sue esigenze di luce, di acqua e non solo. Le piante acidofile infatti sono chiamate così perché necessitano di un terriccio acido, ovvero con un PH inferiore a 7, solo a queste condizioni infatti le piante possono essere belle rigogliose.
Tuttavia, per renderle di buon aspetto occorre anche che abbiano la giusta dose di ferro, come fare quindi per ovviare a questa esigenza? Vi è un rimedio home made facilissimo da preparare, con un composto che assolverà a diverse funzioni.
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Limoni e chiodi, l’alternativa naturale per piante felici
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Le pianta acidofile più conosciute sono:
- azalea.
- camelia.
- corbezzolo.
- erica.
- gardenia.
Ecco quindi se hai queste piante e sono carenti di ferro, quello che bisogna fare è semplicissimo. Basta prendere un limone e infilzarlo con dei chiodi e lasciarlo per 48 ore. Dopodiché rimuovere i chiodi – che potranno così essere riutilizzati – e spremere il succo dell’agrume che conterrà al suo interno anche il ferro che i chiodi hanno rilasciato, i fori sul limone appariranno infatti neri.
Prendere 2 ml di succo e diluirlo in un litro di acqua. Agitare per bene la bottiglia e procedere ad innaffiare le piante acidofile, evitare assolutamente su quelle di tipo alimentare.
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Questo metodo innovativo ha letteralmente sconvolto i pollici verdi che si destreggiano nelle cure quotidiane della piante. Le acidofile richiedono interventi mirati in quanto sensibili al calore e al surriscaldamento del terreno. Persino le radici con le temperature elevate possono rovinarsi con danni irreversibili. Un rimedio utile, oltre a mantenere il PH del terreno adatto alle piante, è quello di metterle in zone semi ombreggiate.