L’orchidea è uno dei fiori più delicati e richiede cure specifiche. Ma cosa fare se le radici assumono un colore grigio-argento?
L’orchidea phalaenopsis è tra le tipologie più diffuse di questa pianta, grazie alla sua facile adattabilità agli ambienti domestici. Rientra nella famiglia delle piante monocotiledoni dell’ordine Asparagales. I fiori, molto caratteristici hanno una struttura alata, nella parte superiore sono presenti tre sepali, mentre in quella inferiore troviamo tre petali. La parte centrale è detta labello ed ha lo scopo di attirare gli insetti impollinatori. Le radici sono aeree, sulla superficie c’è uno strato che prende il nome di velamen, grazie al quale la pianta assorbe l’umidità dall’aria. Sono delle piante molto affascinanti grazie proprio alla struttura delle infiorescenze, uniche e particolari, simili a delle falene. Il nome deriva dal latino e significa “testicolo”, riferendosi ai tubercoli presenti alla base della pianta. E’ tra le specie più delicate, basta poco affinché si alteri tutto il suo equilibrio di vita. Può capitare, però, che le radici presentino un colore grigio-argento, come risolvere e quali sono le cause? Scopriamolo insieme.
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Cosa fare se le radici delle orchidee non hanno un aspetto sano
Per scoprire se le radici della nostra orchidea sono secche e poco sane, il primo passo è appunto osservarle con attenzione. Per quelle aeree, essendo a vista, l’ispezione è facile da effettuare. Qualora si tratti di radici sotterranee, allora dovremo estrarle dal terreno per poterle visionare attentamente.
In realtà, dato che le radici richiedono un’esposizione al sole, l’ideale sarebbe tenerle in vasi trasparenti, così da facilitare sia la crescita che la cura. Il momento di allarmarsi è quando le radici presentano un colore tendente all’argento, se, invece, tendono al grigio-verde, non preoccuparti, è nella norma.
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Le cause delle radici grigie-argento sono molteplici. La carenza d’acqua è la principale, in assenza, infatti, le radici tendono a scolorire e si induriscono, apparendo secche. E’ importante quindi innaffiarle, soprattutto nei giorni più caldi. La tecnica giusta per innaffiare le orchidee è l’immersione.
Ovvero, dovremo immergere il vaso con la nostra orchidea in una bacinella, o un lavandino, piena almeno per 15 cm di acqua e lasciarla per 30 minuti all’incirca. La pianta così assorbirà l’acqua di cui ha bisogno, la lasceremo poi sgocciolare prima di riposarla.
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Un basso livello di umidità è l’altro fattore che influisce sulla salute delle radici. Questo accade quando non teniamo la nostra pianta in un posto arieggiato o in una posizione dove l’aria risulta essere per di più secca. La soluzione è cambiare la disposizione in un luogo più umido, se non è possibile, allora ogni 2-3 giorni è consigliato spruzzare un po’ d’acqua sulle foglie con un vaporizzatore.
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Radici secche o marce? Ecco come riconoscerle
Se le radici oltre a presentare un colore argentato sono anche molto secche, per evitare che infettino il resto della pianta, è bene tagliarle via. Prima di procedere, per renderle più morbide, immergi la pianta in acqua per 30 minuti, poi con l’aiuto delle cesoie procedi al taglio.
Una volta aver tagliato via le radici infette, cospargi della cannella sul punto del taglio, grazie alle proprietà naturali antibatteriche e antimicotiche, aiuterai la tua orchidea a tornare a nuova vita. Attenzione a non confondere le radici secche con le radici marce.
Spesso, se inesperti, tendiamo a confondere le radici secche, causate dalla carenza d’acqua, con le radici marce, dovute a un eccesso di innaffiature. Quelle secche, sono appunto argentate e dure al tatto. Mentre, le radici marce assumono un colore marrone-nero e sono molli al tatto.