I cambiamenti climatici stanno portando il mondo al collasso, l’indice della situazione è data dallo scioglimento del permafrost.
I cambiamenti climatici stanno portando il mondo al collasso, l’indice della situazione è data dallo scioglimento del permafrost. Il ghiaccio perenne si sta sciogliendo e ne resta sempre meno. Dalla sua salute dipende la salvezza del mondo intero, ma ormai è troppo tardi per evitare la sciagura. Non resta che cercare in tutti i modi di rallentare la caduta, prima di un impatto che, secondo gli scienziati, arriverà tra pochi decenni.
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Il permafrost è quella superficie terrestre perennemente ghiacciata, che si trova a latitudini polari. Il surriscaldamento globale, però, lo sta divorando, e ne resta sempre meno. Con l’aumento della temperatura, i ghiacci si sciolgono, liberando nell’aria gas serra. Nel ghiaccio, infatti, si trovano enormi riserve di gas inquinanti. Già da qualche anno ne stiamo subendo le conseguenze.
Lo scioglimento dei ghiacci libera nell’ambiente gas inquinanti, metano e anidride carbonica. Si parla di quasi 2 mila miliardi di tonnellate di CO2 e di metano, un inquinamento assoluto e di dimensioni catastrofiche. Un impatto a livello mondiale che, molto probabilmente, spazzerebbe via tutti gli esseri viventi del pianeta. Occorre intervenire in modo mirato.
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I danni ormai sono irreversibili, ma si possono contenere e rallentare, tutto dipende dalle attività dell’uomo. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature, intitolato Impacts of permafrost degradation on infrastructure, ha analizzato la situazione, trattando dei danni subiti dall’atmosfera e dall’ecosistema proprio a causa dello scioglimento del permafrost. I dati raccolti sono terribili: il 70% delle terre vicino ai poli sono a rischio e saranno destinate a sparire entro il 2050.
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Significa che tutte le popolazioni, le città e i territori, con annessi animali e fauna, saranno spazzati via nel giro di qualche decennio. Parliamo delle regioni del Canada, della Siberia, della Groenlandia, che subiranno perdite enormi e drammatiche. Per questo motivo occorre tutelare l’ambiente, evitare meno danni possibili, salvaguardare i territori a rischio e valutare nuove infrastrutture meno impattanti. Il tutto, tenendo presenta la progressiva scomparsa dei ghiacci.