L’albero Ucuuba ha mille proprietà. Origini, benefici, utilità, tu lo conosci? Scopriamone di più insieme!
L’albero Ucuuba è fonte di materie prime per diversi settori. Cresce in zone paludose, vicino a corsi d’acqua, prevalentemente in Amazzonia. Infatti, è poco diffuso in Europa, soprattutto il prodotto naturale che se ne ricava. Il nome gli è stato attribuito dalla popolazione di indigeni originaria dell’Amazzonia, ed è in lingua tupi. Ucuuba è il nome del frutto ricavato dall’albero che in botanica prende il nome di Virola sebifera Aubl. Quest’ultimo è possibile trovarlo nei pressi del Rio delle Amazzoni, fiume dell’America meridionale, nelle foreste Várzea e Igapós. Ma, scopriamo precisamente cosa si ricava dal frutto ma anche dall’albero, e la loro utilità.
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L’albero Ucuubeira, tutto quello che non sai dei suoi frutti
L’Ucuuba è conosciuto anche come “albero del burro”, ed è il frutto dell’albero Ucuubeira. Nella lingua tupi uku significa grasso mentre uba sta ad indicare albero. Un nome che indica ed è emblema dell’utilità di questo frutto. Quest’ultimi quando sono maturi cadono dall’albero e con l’urto si aprono scoprendo i semi arancioni-rossi.
Sin dall’antichità questi frutti venivano raccolti per essere utilizzati come medicina naturale. Infatti, grazie alle loro proprietà le ferite guarivano senza complicazioni. Oggi prevalentemente sono utili per estrarre il burro, dalle forti proprietà idratanti ed emollienti. Quest’ultime sono utili soprattutto per la cura del corpo e del viso.
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Un vero antinfiammatorio naturale, il grasso ricavato dai semi è ricco di acido miristico, dalle proprietà idratanti; vitamina A, contro l’acne; acido laurico, che conferisce elasticità alla pelle; vitamina C, dall’azione anti-age; acido linoleico, contro dermatiti e eczemi.
Grazie a queste proprietà e ai suoi benefici, il burro di Ucuuba viene utilizzato per produrre creme e lozioni per la cura del corpo, dei capelli e del viso. Ma, si presta bene anche per la realizzazione di candele vegetali e profumi per l’ambiente. L’odore è molto simile a quello delle nocciole, mentre il colore è marrone e la consistenza solida.
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Inoltre, per un periodo l’albero è stato a serio rischio d’estinzione. Negli anni ’60, infatti, fu scoperto e veniva utilizzato soprattutto per il legname. Un legno leggerissimo, utilizzato prevalentemente nell’industria del compensato, dell’oggettistica, e negli anni ’80 fu il prodotto più esportato dell’Amazzonia.
Nel 1992, poi, l’albero dell’Ucuubeira è entrato nell’elenco dell’Istituto Brasiliano dell’Ambiente e delle Risorse Naturali Rinnovabili come specie in via d’estinzione. Oggi si cerca infatti di salvaguardarlo promovendo un consumo consapevole non solo del legno ma anche dei semi.
Burro di Ucuuba, tra benefici e fai da te
Molti prodotti sul mercato presentano il burro di Ucuuba tra gli ingredienti, quest’ultimo si ottiene attraverso un processo di estrazione a freddo dei semi. Può essere utilizzato per capelli sfibrati, crespi, o anche nel caso in cui il cuoio capelluto presenti degli arrossamenti. Utile anche contro l’invecchiamento della pelle.
Questo burro si presta molto bene anche per piccoli interventi contro disagi fisici, utilizzandolo come un medicinale naturale. Applicandolo con dei massaggi può aiutare a contrastare crampi, emorroidi, artrite e infiammazioni della pelle. Per gli amanti del fai da te, è possibile realizzare una crema spalmabile super efficiente.
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Unendo 45 gr di burro di karité e di olio di jojoba più 90gr burro di ucuuba, otterremo una maschera molto nutriente per il corpo, ma anche per i capelli. Il risultato di questa miscela sarà una sorta di cera spalmabile naturale, dalle capacità emollienti e antibatteriche.
Il primo passo è sciogliere a bagnomaria il burro di karité e quello di ucuuba, successivamente aggiungere l’olio di jojoba e conservare il composto in freezer per un’ora e quaranta all’incirca. La miscela conserverà la morbidezza una volta cacciato fuori, e andremo a frullarlo con una frusta a bassa velocità fino a quando non raggiungerà la consistenza di una spuma.