Una ricerca scientifica ha voluto parametrare i dati riportati negli ultimi anni circa due specie animali tanto diverse e lontane tra loro, il risultato vi sconvolgerà.
Vi siete mai chiesti qual è l’animale che provoca più vittime? Un team di ricerca si è prodigato studiando dati statistici negli ultimi anni e confrontando in particolar modo due specie animali che sono lontanissime tra loro. Il risultato è veramente sconvolgente. Chi si è occupato di questi studi è la fondazione di Bill Gates qualche anno fa per un’occasione particolare, ovvero la sensibilizzazione mondiale su un tema importante ovvero la Mosquito Week.
La fondazione ha prodotto – in base ai dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – l’infografica ed il risultato che ne è venuto fuori è sorprendente.
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L’animale che provoca più vittime è…
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I dati analizzati riguardano gli squali e le zanzare, chi fra loro ha fatto più vittime? Secondo i dati forniti dall’OMS sarebbero questi fastidiosi insetti a procurare la morte con uno scarto netto e superiore rispetto agli squali. Infatti, se è stato stimato che uno squalo in cento anni ha ucciso 1,035 persone, la zanzara in un giorno provocato ben 1,470 vittime. Cifre esorbitanti e che lanciano un forte allarme.
La malaria infatti è tra le cause principali di morte in alcune zone del mondo, ecco l’esigenza di sensibilizzare e contrastare questo fenomeno. Ma non solo, il dato preoccupante proviene anche dal World Malaria Report 2020 che non ha potuto non fare riferimento alla situazione pandemica iniziata proprio nel 2020, l’esplosione della diffusione del Covid-19 che ha ulteriormente aggravato la situazione. Tale documento, pubblicato a novembre del 2020 sul sito ufficiale dell’OMS ha lanciato questo campanello d’allarme.
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“La strategia tecnica globale per la malaria 2016-2030… fornisce un quadro completo per guidare i paesi nei loro sforzi per accelerare i progressi verso l’eliminazione della malaria” questo è quanto testualmente si legge sul sito OMS inerente alla Strategia tecnica globale per la malaria 2016–2030 ma ancora la strada è lunga e la pandemia ha rallentato il processo di eliminazione della malaria.