Agricoltori in rivolta contro il caro bollette, nuove misure alternative

Tante novità nel mondo agricolo, agricoltori in rivolta contro il caro bollette, le misure alternative per abbassare i costi di produzione.

Contro i caro bollette, le idee messe in campo dagli agricoltori
Contro i caro bollette, le idee messe in campo dagli agricoltori (foto da Pixabay)

Tante novità nel mondo agricolo, agricoltori in rivolta contro il caro bollette, le misure alternative per abbassare i costi di produzione. Il caro bollette sta incidendo su tutti i settori e per ognuno di essi servono delle misure adatte a tenere conto delle determinate esigenze. Un esempio è il settore agricolo, zootecnico e agrituristico. Questi settori prevedono colture invernali in serra, il mantenimento di stalle e strutture per l’allevamento di animali.

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Questi ambienti coinvolgono una serie di processi di sussistenza. Per effetto del complessivo aumento di materie prime, ormai superiore al 50%, i costi di produzione levitano in maniera vertiginosa. Di conseguenza, l’aumento dei costi, inevitabilmente, comprometterà produzioni importanti, mettendo a repentaglio le filiere agroalimentari. Cia-Agricoltura, in occasione del recente workshop sulle aree rurali, ha lanciato un allarme preciso. Vediamo quale.

Contro i caro bollette, le idee messe in campo dagli agricoltori

Incide su tutta la filiera il caro bollette, a risentirne siamo tutti
Incide su tutta la filiera il caro bollette, a risentirne siamo tutti (foto da Pixabay)

Il tema affrontato da Cia-Agricoltura sottolinea la necessità di far diventare gli agricoltori dei produttori di energia alternativa. Cosa significa ciò? La realizzazione di mini impianti (eolici, fotovoltaici, biomasse, idroelettrici) per l’auto produzione di energia necessaria alle aziende agricole. Ad esempio, solo la Basilicata, con circa 345 mila ettari di superficie boschiva, rappresenta un’immensa risorsa di terreno grazie alle biomasse legnose.

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Si tratta della prima fonte di energia rinnovabile in Italia, pari al 34%. A questo 34% seguono, in ordine, il 18% di idroelettrico, 12% le pompe di calore, 9,5% il fotovoltaico e, infine, il 6,7% l’eolico. L’obiettivo principale di Cia-Agricoltura è quello di iniziare la rivoluzione energetica partendo proprio dalla Basilicata. S pensa di istituire un distretto regionale agro-energetico. Cia-Agricoltura ricorda che, in tutta l’Italia, da mesi sono segnalati rincari su concimi, gasolio ed energia.

Secondo i dati raccolti da Eurostat, le piccole e medie imprese stanno pagando l’energia elettrica il 75.6% in più e il gas addirittura il 133,5% in più delle grandi imprese. Per questo motivo, la produzione agricola del 2022 è a rischio per la maggior parte delle imprese sul territorio italiano. Anche per gli agriturismi il caro bollette rappresenta una forte minaccia, poiché emerge il forte rischio di dover aumentare i prezzi dei prodotti per far fronte alle spese, a discapito dei clienti.

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Cia-Agricoltura sottolinea che occorrono delle misure incisive e anche tempestive. Il governo deve scongiurare anche i rincari al dettaglio. Come sottolinea il presidente di Cia-Agricoltori, occorre tenere alta l’attenzione, lungo tutta la catena di produzione. Al fine di evitare conseguenze disastrose che comprometterebbero la disponibilità di materie alimentari di prima necessità. Una situazione delicata che ha mobilitato l’intero settore agricolo e zootecnico.