Thailandia, la “macchia nera” colpisce la barriera corallina: la situazione è drammatica

E’ un disastro ambientale che porterà ripercussioni per molto tempo quello avvenuto in Thailandia nelle scorse ore. L’ecosistema è in pericolo.

Inquinamento da petrolio
Inquinamento da petrolio (fonte tecnoandroid.it – Pinterest)

Non è la prima volta che si assiste, purtroppo, ad immagini del genere. Questa volta, un vero e proprio paradiso terrestre, è stato colpito dalla terribile “macchia nera” di petrolio. Le conseguenze sono disastrose e le operazioni di soccorso sono disperate. Ma quanto tempo ci vorrà per ripristinare tutto? Cosa accadrà all’ecosistema? Le immagini stanno facendo il giro del mondo e preoccupando tutti.

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L’ecosistema thailandese è stato duramente colpito da una perdita di 50.000 litri di petrolio fuoriusciti da un oleodotto sottomarino. Purtroppo lo sversamento ha già raggiunto circa 80 chilometri quadrati della costa, sconvolgendo la barriera corallina, la fauna marina e l’economia del paese. Le forze messe in campo sono molte: dagli aerei che lanciano prodotti chimici per disperdere la macchia, ai bracci galleggianti che intrappolano il petrolio. Nonostante le operazioni di soccorso, gran parte della macchia nera resterà in mare. Si temono ripercussioni sull’economia e sul turismo e la situazione non si risolverà a breve.

Thailandia, la “macchia nera” colpisce la barriera corallina: gli effetti

Isola Koh Samet
Isola Koh Samet (fonte Pixabay)

Ci vorranno giorni e settimane prima di riuscire a vedere la luce fuori dal tunnel. Recuperare gran parte del petrolio disperso in mare, non sarà semplice. Gli effetti di tale disastro, continueranno poi a manifestarsi purtroppo nel tempo. Migliaia di specie moriranno e la barriera corallina verrà distrutta.

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Nel corso degli anni, il mondo ha assistito più volti a catastrofi del genere. Nonostante il dispiegamento di forze umane e di macchinari, volti a separare il greggio dall’acqua, i danni segneranno a lungo l’ecosistema. Il petrolio va a riversarsi sulle coste colpite. Oltre agli irreparabili danni all’ambiente, gli effetti si ripercuoteranno su interi settori come la pesca ed il turismo. Nel caso specifico, il governo teme gravi ripercussioni sull’indotto prodotto dal turismo nell’isola di Koh Samet: paradiso terrestre, a circa 220 km da Bangkok, molto apprezzato dai turisti.

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La tecnologia mette al servizio dell’ambiente nuovi sistemi in grado di catturare la macchia nera nel giro di 3-4 settimane. Un tempo sicuramente breve se confrontato alla quantità di petrolio riversato ma, al contempo, troppo lungo per evitare i danni all’ecosistema. Le ripercussioni saranno devastanti.

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