La sua forma particolare lo rende affascinante e anche un po’ inquietante, vediamo i simboli legati al salice piangente nelle varie culture del mondo.
La sua forma particolare lo rende affascinante e anche un po’ inquietante, vediamo i simboli legati al salice piangente nelle varie culture del mondo. Questo albero ha una forma tutta sua, chiamato così proprio per via dei suoi rami scoscesi che cadono all’ingiù, quasi privi di forza. Sembra che stia piangendo, le foglie assomigliano a lacrime versate che cadono al suolo. Il salice piangente è davvero un albero maestoso e bello, ma anche un po’ inquietante.
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È tanto bello quanto misterioso, i suoi rami sembrano celare misteri antichi, avvolgendo il tronco. Se lo si osserva dall’interno, il salice sembra scheletrico, da fuori, invece, presenta una capigliatura folta. Sin dai tempi remoti, questa pianta è stata associata a rituali sacri, ai misteri dell’oltretomba e alla sfera divina. Volete scoprire di più? Volete indagare sulla simbologia legata al salice piangente? Bene, proseguite con la lettura.
Nella Grecia antica, il salice piangente era l’albero associato alla vita ultraterrena, perché i suoi rami puntano a terra, indicando quindi la culla dei defunti. Essendo però una pianta forte, resistente e vitale, con i rami che ricrescono in fretta, il salice simboleggiava anche la rinascita e la reincarnazione. In Britannia, invece, era legato al culto delle streghe, procurando alla pianta una fama arcana, misteriosa.
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Secondo la loro cultura, il salice faceva da ponte tra il mondo comune e il mondo delle streghe. Tra l’altro, la classica scopa delle streghe era fatta di legno di salice. In estremo Oriente, da millenni il legno di salice si impiega nella costruzione di edifici sacri, proprio per via della sua considerazione divina. L’albero, infatti, è legato al concetto di immortalità, e fa da legame tra l’essere umano e il divino.
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In Occidente il salice piangente è sacro, specialmente nella cultura cristiana, poiché è considerato simbolo di purezza, ma anche di dolore e di sacrificio. Secondo la religione, sulla collina del Golgota, lo stesso Cristo ha utilizzato un ramo di salice per combattere la fatica e per restare in piedi. Secondo la leggenda cristiana, il salice ha assunto questa posizione piangente proprio a seguito delle sofferenze patite da Gesù. I suoi rami piangono e puntano verso terra, simbolo di morte, terreno sacro ai vivi.