Uno degli odori più utilizzati in cucina, la salvia è una pianta perenne, da coltivare anche in inverno, ma occorre potarla: ecco come fare.
Uno degli odori più utilizzati in cucina, la salvia è una pianta perenne, da coltivare anche in inverno, ma occorre potarla: ecco come fare. Per farla crescere in salute e rigogliosa, bisogna sapere come curarla. Prima di tutto, la potatura primaverile è fondamentale, perché in questo modo la salvia ha modo di rafforzarsi e di crescere forte e bella. Potare la salvia in primavera è essenziale, spunteranno tante piccole foglie che saranno resistenti all’autunno e all’inverno.
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Potare la salvia in altri mesi invece non conviene, perché le foglie appena nate non resisteranno al freddo. Se si pota in primavera, la salva ha tutta l’estate per stabilizzarsi. Ma come potare la salvia correttamente e senza commettere errori? La prima regola da seguire è quella di tagliare gli steli a una distanza di circa dieci o dodici centimetri dal terreno. Ma vediamo bene come fare.
Tagliare i rami della salvia, il metodo corretto
Le forbici per la potatura devono essere pulite e sterilizzate, per evitare di infettare la pianta. I gambi devono essere potati poco sopra le nuove foglioline. Perciò bisogna fare attenzione a non tagliare i nuovi germogli. Rimuovere i rametti secchie e le foglie morte è un ottimo metodo per mantenere la pianta in salute. La pianta di salva deve essere potata dopo il suo primo anno, mai quando è troppo giovane. Una pianta di salvia troppo giovane non resisterebbe alle potature e morirebbe.
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Durante il primo anno, al massimo, si possono rimuovere le foglioline più secche. Una volta che la pianta è cresciuta sana e forte, possiamo raccogliere le foglie per cucinare saporite ricette culinarie. Ma anche in questo caso c’è un metodo sicuro per strappare le foglie. Il momento migliore per raccogliere le foglie è al mattino. Inoltre bisogna fare attenzione a rimuovere la foglia, deve essere uno stacco deciso, senza danneggiare lo stelo che la sostiene. Per rimuovere le foglie si possono usare le forbici, per dare un taglio più netto e stare più sicuri.
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Se occorrono tante foglie per la cucina, allora è bene tagliare tutto lo stelo con le foglie attaccate. Ma non è finita qui, perché lo stelo staccato, una volta evirato di tutte le foglie, può essere ripiantato nel terreno per generare una nuova piantina. Una volta raccolte le foglie che servono per la cucina, queste devono essere lavate bene e poi lasciate asciugare. La loro freschezza dura una settimana al massimo. Se non si intende usarle subito per cucinare, le foglie si possono essiccare per aumentare il loro sapore. Si lasciano riposare per un paio di settimane in un luogo asciutto, per poi essere depositate in un barattolo chiuso.