Il giorno tanto atteso è arrivato: la Ue ha preso la decisione sul gas e sul nucleare, da non credere, ambientalisti allarmati.
Il giorno tanto atteso è arrivato: la Ue ha preso la decisione sul gas e sul nucleare, da non credere, ambientalisti allarmati. Ciò si temeva di più si è avverato, la Comunità europea, infatti, ha preso la sua decisione, definendo energie sostenibili sia gas che nucleare. In questo caso, le due energie non rischiano più di essere bandite, ma godranno di nuove tutele e finanziamenti. E pensare che non solo gli ambientalisti, ma anche un team di esperti formato a Bruxelles, ne avevano sconsigliato l’utilizzo e il rinnovo dei contratti.
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Il futuro dell’Europa ancora in bilico? Non si può andare avanti col gas fossile e l’energia nucleare, eppure sarà così ancora per molto. Nonostante i numerosi rischi ambientali si è deciso di procedere su questa strada. E pensare che si era deciso di eliminare, entro un paio di decenni, queste due energie, per sostituirle con energie green. Il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha affermato che gas e nucleare al momento servono, sono energie che però faranno da ponte con fonti alternative.
I sussidi dell’Europa, che sarebbero dovuti essere indirizzati al rinnovo delle energie green, adesso saranno ridotti per finanziare nuovamente energie fossili e nucleare. Per tutti gli ambientalisti si tratta di una scelta scellerata e stupida, perciò sono sul piede di guerra. Lo stesso per alcuni Paesi, come la Germania, che ha da poco smantellato le sue centrali nucleari ed è rimasta spiazzata. Greenpeace lancia l’allarme e minaccia la Ue, accusata di non fare nulla per contrastare la crisi climatica, senza favorire le energie rinnovabili.
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Adesso non resta che attendere la decisione del Consiglio del Parlamento, il quale dovrà esaminare il provvedimento preso dalla Ue. Per bocciare la tassonomia green è richiesta una maggioranza rafforzata. Ormai tutto è in bilico e si teme per il futuro. In queste settimana, in Parlamento, si sta discutendo della conversione delle energie fossili e nucleari in energie pulite, decarbonizzate. I finanziatori dovranno sapere su cosa investiranno.
Gli impianti di gas dovranno rispettare norme speciali per abbassare le emissioni inquinanti entro il 2030. Per quanto riguarda le centrali nucleari, invece, queste restano su progetto entro il 2045, ma devono rispettare determinati requisiti: sicurezza e corretto smaltimento dei rifiuti radioattivi. I vecchi impianti, invece, dovranno essere ristrutturati. Gli ambientalisti però insorgono, a cominciare dal WWF.
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La difesa del gas è dannosa per il pianeta, ma in mezzo ci sono relazioni tra industriali e politici, tuona Greenpeace. Insomma, mentre chi comanda fa i suoi impicci, a rimetterci siamo tutti noi che paghiamo tasse e bollette, e naturalmente l’ambiente. Una scelta miope da parte dell’Europa, investire su centrali nucleari e impianti di gas significa tradire tutte le promesse per un futuro green.