L’orchidea, si sa, richiede molte cure ed è importante darle le giuste attenzioni. Sapevi che c’è una terapia che puoi fare per farla rivitalizzare?
L’orchidea è tra le piante da interno più diffuse. D’altronde, come resistere al fascino delle sue infiorescenze, dalle forme eleganti e i petali così colorati. La fortuna è che sono piante perenni, quindi, ci deliziano con le loro fioriture più volte l’anno. Originaria dell’Asia, questa pianta vanta tante varietà, ma la più comune e facile sia da curare, che da trovare, è la Phalaenopsis, dai mille colori e dimensioni. Le radici sono uno dei tratti più distintivi di questa pianta, grigie e maestose, rientrano nella bellezza estetica di questa pianta. Questa pianta ama sia l’umidità che la luce, ma non i raggi diretti del sole, e poste lì sulle superfici di casa nostra regalano un vero tocco di classe e bellezza. Richiedono però diverse attenzioni, e per poterle dare le migliori cure, puoi provare anche questo rimedio!
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L’orchidea Phalaenopsis, rispetto ad altre tipologie, è più facile da tenere ben fiorita, poiché chiede poche, ma dettagliate attenzioni. La parte più delicata e critica da tenere sotto controllo sono le radici, infatti, è consigliato riporle in vasi trasparenti così da tenerle sottocchio.
Quindi, se le radici non hanno un bell’aspetto, sono argentate, morbide e danno segni di marcio, allora puoi provare la cotone-terapia. Come prima cosa devi rimuovere l’orchidea dal vaso per analizzare con minuziosità lo stato delle radici.
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Le radici che si presenteranno marce, quindi, del tutto molli e facili da spezzare, dovranno essere rimosse. Sterilizza le cesoie prima di procedere a un taglio netto, fai attenzione però a non confondere le radici marce e secche, poiché c’è una differenza.
Quelle secche sono dure al tatto, e le cause possono essere dovute ad una carenza di acqua, mentre, le radici marce sono molli e dal colore marrone/nero. Una volta averle tagliate via, devi disinfettare e pulire le radici rimanenti, per evitare di perdere anche loro.
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Puoi scegliere sia prodotti antimuffa già presenti in commercio, ma, ci sono anche soluzioni naturali che tratteranno la tua pianta con la delicatezza giusta. Prova ad usare la cannella in polvere, un perfetto antimuffa e antibatterico naturale. Basta cospargerne un po’ dove hai effettuato i tagli, così da facilitare la cicatrizzazione.
Fatto questo primi passaggi, possiamo poi procedere con la nostra cotone-terapia. Procurati del cotone in batuffoli, quindi della semplice ovatta andrà bene. Bagna per poi strizzare ogni batuffolo e posizionali tutti intorno alle radici dell’orchidea. Fallo con la giusta attenzione, per non lasciare nessun punto vuoto.
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Per evitare che l’ovatta si sposti, cerca di tenerla bene ferma vicino alle radici, puoi provare ad avvolgere tutto con dei fogli di giornale. Successivamente riponi l’orchidea, con tutte le radici avvolte dal cotone, in una busta trasparente, tipo i sacchetti alimentari.
Ora non resta che aspettare che la terapia faccia effetto. L’ovatta umida stimolerà la crescita di nuove radici e andrà a contrastare il marcio, già ridotto con la potatura. Basteranno poche settimane prima che le nuove e sane radici inizino a crescere.
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L’ultimo passaggio consiste nel rinvasare l’orchidea, ma potrai farlo solo quando le nuove radici saranno spesse e dure. E’ bene chiarire che questa terapia è certo ottima per aiutare la nostra pianta, ma, efficace solo quando l’orchidea non sia già troppo rovinata dal marcio.