Si tratta di una nuova specie di vermi, scoperta in Francia durante il lockdown: vermi martello, minaccia anche per l’Italia.
Si tratta di una nuova specie di vermi, scoperta in Francia durante il lockdown: vermi martello, minaccia anche per l’Italia. Proprio per la sorprendente scoperta durante la pandemia, questa specie è stata battezzata dagli scienziati Humbertium Covidum. Ma gli scienziati lanciano l’allarme, si tratterebbero di vermi parassiti e predatori che provocherebbero danni all’ecosistema. Ora si stanno diffondendo sempre di più anche in Italia, ne sono state trovate colonie numerosissime in Lazio e in Veneto.
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Centinaia di vermi neri e con la testa a forma di martello che divorano e danneggiano campi e giardini. Sono lunghi circa tre centimetri e sono completamente neri, ma sono pericolosi. Al momento sono diffusi in gran parte della Francia, in Cina, Russia e Giappone. In Italia sono state trovate colonie e in Veneto, nella zona del trevigiano, e nel Lazio, nei dintorni di Roma. Un specie aliena, non del territorio, venuta da chissà dove, probabilmente dalla Cina attraverso il commercio.
I vermi martello, un possibile pericolo per l’ambiente
I vermi martello, molto probabilmente, sono arrivati in Europa nascosti nel terriccio delle piante, oppure nascosti tra cibi e prodotti di importazione. Una nuova minaccia per tutti noi? Gli scienziati lanciano l’allarme. Negli ultimi due anni i vermi martello si stanno diffondendo sempre di più. l’Humbertium è un verme predatore, molto aggressivo, ma in Europa non ha suoi predatori naturali, quindi si può riprodurre a volontà senza essere minacciato da nessuno.
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Per questo occorre intervenire in tempo, prima che possa danneggiare l’ecosistema europeo. La nuova razza animale può infestare i nostri ambienti e creare squilibri nell’ecosistema, alterando la biodiversità dei terreni. Gli effetti negativi andrebbero a scontrarsi con la nostra agricoltura, con i raccolti rovinati. È S.O.S., il verme martello dovrebbe essere eliminato dal Continente. Non è certo colpa sua, ma dell’incauto mercato internazionale.
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Se si dovesse incontrare in qualche campo, sarebbe opportuno avvertire le autorità competenti, per provvedere alla disinfestazione. La segnalazione deve essere inviata all’Istituto superiore per la ricerca ambientale, inviando una mail all’indirizzo specieinvasive@isprambiente.it, oppure scaricando l’App ASAP. Purtroppo siamo ancora sotto minaccia, si tratta dell’ennesimo possibile danno proveniente dall’Asia. Speriamo si riesca a bloccare la diffusione di questa specie aliena.