Il cavolo nero è l’ortaggio must dell’inverno e ricco di tantissime proprietà benefiche. Ma conosci con precisione tutti i segreti? Scopriamoli
Il cavolo nero è un ortaggio tipico della cucina toscana, infatti, alcuni lo conoscono come cavolo toscano o italiano. Rientra nel gruppo delle verdure crucifere, le quali hanno davvero un basso apporto calorico, vale a dire che oltre a essere nutrienti per l’organismo, sono anche sane e leggere per la nostra alimentazione. Quest’ortaggio è caratterizzato da foglie sottili e di un colore verde scuro, lunghe e arricciate. Quindi, non ha un nucleo centrale, infatti il suo nome è di origine greca, kaulòs, che sta ad indicare il termine gambo. Motivo per il quale, oltre che per il sapore, si differenzia dal comune cavolfiore bianco, da quello romano, dalla verza, broccoletti, insomma, tutte le verdure che rientrano in questa famiglia. E’ molto versatile in cucina, contorni, zuppe, dà sempre un tocco di gusto in più. In molti tendono a confonderlo, però, con il cavolo riccio, ma quest’ultimo presenta le foglie con variazioni di colore e il sapore è simile alla verza. Allora, cerchiamo di capire bene le utilità, i benefici e i segreti del cavolo nero!
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Questa tipologia di cavolo la si può gustare proprio nel periodo invernale, infatti, i semi si fanno crescere in semenzaio nei mesi caldi, tra giugno e luglio. La pianta ha un ottima resistenza al freddo, per questo è una coltivazione perfetta per le temperature basse. La si può coltivare sia in terreno ma anche, per chi ha un orto fai da te, in vaso.
La grandezza del vaso deve essere di circa 40cm, così come la distanza tra le piante, per permettere al cavolo di crescere nello spazio necessario. Una fioriera sarebbe perfetta poiché permetterebbe di evitare anche il ristagno di acqua. Il terreno non deve contenere argilla o sabbia per non compromettere il gusto.
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La concimazione va fatta ogni 6 o 8 settimane utilizzando del compost organico, se fatto in casa scegli scarti di tè o pesce, mischialo poi con del terriccio per vasi. Prima di piantare il cavolo nero, cospargi un velo di fertilizzante sulla zona in cui scaverete una buca abbastanza profonda.
Nel caso di gelate opta per una pacciamatura in paglia, come a creare un nido intorno alla pianta. Innaffia solo quando ritieni che il terreno non sia abbastanza umido, ma evita di dare troppa acqua se il terreno non lo richiede. Per il raccolto aspetta finché non abbiano raggiunto almeno 20cm di altezza.
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Una volta tagliato, puoi conservarlo fino a 3 settimane, a meno che tu non voglia congelarlo. Per fare questo devi prima cuocerli 2 minuti, fermare la cottura scolandoli in acqua fredda, lascialo poi sgocciolare e procedi con il congelamento. Coltivare in casa il cavolo nero non richiede molte cure, considerando poi l’apporto nutritivo che andremo ad assimilare.
Il cavolo nero, oltre alle poche calorie, è ricco di calcio, fosforo, potassio e ferro, insieme alle vitamine appartenenti al gruppo A,C ed E. Tra gli ortaggi della stagione invernale più sano anche per le sue azioni benefiche che agiscono sulla buona tenuta del nostro organismo.
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Infatti, permette un azione antiossidante contrastando l’invecchiamento cellulare, rafforza il sistema immunitario, grazie alla vitamina C, inoltre, stimola la corretta digestione grazie all’elevata presenza di fibre che arricchiscono il tratto intestinale. Mentre il potassio regola la pressione sanguigna, favorendo in questo modo il sistema cardiocircolatorio e i muscoli.
Del cavolo nero vengono utilizzate le foglie, scure per la presenza di clorofilla, che devi staccare dalla parte centrale. Puoi mangiarlo sia crudo che cotto, è bene scegliere però la cottura a vapore per conservare intatte tutte le sostanze nutritive. Ma puoi optare anche per una cottura a forno e saltato in padella, sarà ottimo.
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Puoi provare a far soffriggere olio evo, peperoncino, sale e aglio, aggiungi poi il cavolo nero e lascia cuocere per 10 minuti. In questo modo ti ritroverai sia un ottimo contorno, ma anche un condimento per la pasta, puoi creare una crema con una parte del cavolo con aggiunta di pecorino romano, il resto mantechi con la pasta. Insomma, un ortaggio versatile da non far mancare in tavola.. e in orto.