Pediluvi miracolosi, le piante indispensabili per il rituale di benessere: scopri quello adatto a te
3 anni fa
Pediluvi miracolosi, non è una bugia! A volte il segreto del benessere sta nell’immergere i piedi in una vasca di acqua fumante con le piante giuste.
Pediluvio – Pixabay
Il pediluvio è una coccola mancata, nel senso che il trattamento casalingo riserva tantissime proprietà ma sono in poche le persone che le sfruttano. Spesso infatti per motivi di tempo o per mancanza di abitudine, il pediluvio non viene eseguito in quanto sottovalutato. In realtà sono tantissime le proprietà riconosciute per curare l’organismo.
Associato esclusivamente alla pedicure fatta in casa o dall’estetista, in realtà è una fonte preziosa di benessere. Quello che occorre sono le piante perché ognuna interviene su un disturbo psico-fisico. Scopri quale pediluvio fa al tuo caso.
Scopri questi pediluvi fitoterapici e valuta quello che fa al tuo caso:
Ansia: se l’ansia ha avuto il sopravvento e convive tristemente con te quello che devi fare è un pediluvio dall’aroma freschissima oltre che intensa e dalle numerose proprietà. Quello che serve è preparare due litri di acqua a 40°C, un cucchiaio di sale e alcuni olii essenziali, si consigliano in questi casi arancio dolce, neroli, lavanda e mandarino. La durata è di 15 minuti. Per potenziare l’effetto il rituale va completato con un massaggio sotto il piede con gli olii essenziali, anche quelli indicati vanno benissimo;
Mal di testa: per lenire questo fastidioso problema concediti questo pediluvio particolare perché occorrono due bacinelle – o due secchi – con dell’acqua, una a 37- 40°C e l’altra tra le 15- 17°C. Il segreto sta nell’alternare: tre minuti nell’acqua calda e 30 secondi in quella fredda. Ripetere 5 volte.
Cattiva circolazione: il segreto è il rosmarino. Quest’erba va preparare prima nell’acqua e fatta macerare in frigo. Una volta uscita, si attende che raggiunga naturalmente la temperatura tra i 17 – 18°C. Anche in questo caso il segreto sta nell’alternare: tre minuti in ammollo, si lasciano fuori i piedi e si rimettono dentro per altri 3 minuti, ripetere cinque volte.
Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.