Una nuova scoperta sulla plastica delle bottiglie e dei flaconi è davvero sconcertante: un motivo in più per cercare di ridurne il consumo.
Lascia davvero senza parole l’ultima scoperta scientifica relativa alla plastica delle bottiglie e dei flaconi. Uno studio condotto da alcuni ricercatori, ha portato alla luce una verità che non ha precedenti. Questa volta non si tratta esclusivamente di impatto sull’ambiente e di inquinamento ma della nostra stessa salute e dei gravi rischi che corriamo tutti i giorni.
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La lotta alla plastica è iniziata già da qualche tempo e sono tante le iniziative messe in campo per cercare di ridurne il consumo. I nostri mari sono stracolmi di tale materiale, ingerito purtroppo dai pesci e, di conseguenza, anche da noi stessi. Cercare di non utilizzarla più è un dovere di ogni cittadino e sono diverse le alternative da vagliare per cercare di condurre uno stile di vita più green. Tale causa va infatti sposata da più persone possibili e non solo per rispettare la natura, l’ambiente e la biodiversità. Un recente studio ha infatti chiaramente mostrato l’impatto nocivo che tale materiale può avere sulla nostra salute. I risultati lasciando senza fiato.
Arriva direttamente dalla Norwegian University of Science and Technology, la recente scoperta che dimostra il pericoloso impatto del materiale sul nostro organismo. Lo studio è stato condotto prendendo un campione di bottiglie e flaconi appartenenti a prodotti di uso quotidiano. Tali prodotti dunque sarebbero presenti in tutte le case del mondo e, stando ai risultati riportati, è giunto il momento di eliminarli.
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Nel dettaglio, la ricerca è stata portata avanti analizzando 34 packaging formati dal suddetto materiale. Si tratta di prodotti di uso comune come shampoo, caramelle e yogurt, facilmente reperibili in ogni casa. Lo studio aveva lo scopo di analizzare le sostanze chimiche presenti nel materiale e, la scoperta, è davvero sconcertante. Sui 34 prodotti campionati, sono stati trovati migliaia di sostanze come bisfenolo A e ftalati noti per alterare il metabolismo umano. Lo studio ha riscontrato una quantità enorme di tali componenti, pari a 55.000.
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Dunque, utilizzare materiali cosiffatti, non solo aumenta l’inquinamento ed impatta su natura e ambiente. I risultati di tale studio, mostrano chiaramente come i componenti chimici all’interno dei prodotti, rallentano il metabolismo inducendo al grave rischio di obesità. E’ evidente come questo sia l’ennesimo motivo per limitarne il consumo.