I fiori di San Valentino: per te quelli più gettonati. Vai a colpo sicuro, con noi non potrai sbagliare
3 anni fa
San Valentino, simbolo dei cioccolatini, della dolcezza e dei fiori. Scopri quali sono i più giusti da regalare alla persona amata.
Palloncini cuore – Pixabay
Oggi è San Valentino e le coppie stanno esprimendo tutto il loro amore. I social sono invasi da pensieri a tema, baci appassionati e tutto ciò che di dolce – e per alcuni mieloso – possa esserci. Regali di tutti i tipi, anche se alcuni sono i più frequenti: palloncini a forma di cuore, peluche, immancabili i cioccolatini.
Ma c’è un dono che rappresenta la festa degli innamorati: i fiori. Bellissimi da acquistare e da ricevere, ma quali sono quelli giusti per simboleggiare il vostro amore? Si sa, i fiori comunicano un qualcosa, quindi accertarti di non fare brutta figura! Ecco i fiori da acquistare per andare sul sicuro.
Dopo aver fatto un’analisi sui gusti della persona amata, ecco i cinque tipi di fiori da regalare, dai più comuni ai meno noti:
Rosa: solitamente la scelta più nota e frequente ma se vuoi stupirla, puoi regalare tre piante di rose. Il fiore, da sempre simbolo della passione, viene piantato in autunno e primavera in un terriccio che sia ben drenato. Ama i posti luminosi ma non l’illuminazione diretta in quanto può compromettere la pianta;
Orchidea: il fiore elegante per eccellenza, anche questo regalato spesso in occasione della ricorrenza. Dai petali delicati e dalle sfumature colorate – che rievocano le ali della farfalla – sono molto interessanti perché rappresentano passione e sensualità. La pianta, al pari della rosa richiede una buona illuminazione ma non diretta. Va innaffiata periodicamente e concimata in estate;
Camelia: questa pianta è il simbolo degli innamorati per eccellenza. Disponibile in più colori – dal rosso passione alla delicatezza del bianco – è una pianta che richiede una buona illuminazione, oltre al terriccio adatto per le piante acidofile.
Infine gli Anthorium: il fiore dalla foglia appuntita e dal rosso inebriante lo rende il simbolo di San Valentino fin dai tempi antichi. La pianta richiede piccole accortezze, quali la stanza che dev’essere luminosa a mezz’ombra e ama la temperatura sopra i 20° C.
Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.