Investire nell’idrogeno è la nuova frontiera dell’energia rinnovabile: scopriamo di cosa si tratta e perché è così redditizia.
Negli ultimi l’esigenza di produrre delle energie rinnovabili alla stregua della sostenibilità si è fatta sempre più impellente e sono numerose le idee che stanno affiorando a livello globale per far in modo che anche questo settore particolarmente importante diventi green. Dopo l’energia ricavata dal mare, dall’aria si sta tendendo verso l’idrogeno.
Un qualcosa che fino a qualche tempo fa si pensava fosse spropositato e che andasse a ledere un po’ l’aspetto economico, un progetto insomma parecchio costoso e pretenzioso ma qualcosa è cambiato e si pensa che dal 2030 l’idrogeno sarà una fonte rinnovabile economica.
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L’idrogeno non è tutto uguale e si presenta in diversi modi a seconda di come si procede all’estrazione nonché alla sua produzione:
Un mercato che si presenta molto ricco e vantaggioso e si stima che già entro il 2030 i ricavi annuali saranno pari a 140 miliardi di dollari. Quindi per investire in un settore che si preannuncia ricco ed interessante occorre compiere un’attività di monitoraggio per tenere sempre d’occhio l’evoluzione di un mercato che sarà un boom nei prossimi anni.
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L’idrogeno è una materia prima che promette bene ed avrà un ruolo sempre via via crescente ed un posto tutto suo in più settori industriali che spaziano dal comparto navale all’automotive ed alla chimica. Un trend in costante crescita. Paesi quali Australia e Cina si stanno adoperando nella promozione di progetti che hanno come scopo quello di investire sull’idrogeno.