Quella di dormire con le piante in camera è una scelta fonte di perplessità per molta opinione pubblica. Ma è davvero pericoloso? Se sì, perchè? Analizziamo insieme le diverse opinioni.
Le piante costituiscono un abbellimento notevole per le nostre case e i nostri ambienti. Sono infatti diventate, soprattutto nell’ultimo decennio, dei veri e propri elementi di design e architettura, in molti casi. Che siano rampicanti, grasse o pendenti, le piante hanno iniziato a popolare gli interni delle nostre case. Al di là dell’aspetto estetico, è bene soffermarsi su una tematica centrale: è davvero sicuro tenere le piante nella propria camera da letto?
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Dietro il loro aspetto elegante e salubre si celano, come per tutti gli organismi viventi, delle attività fisiologiche, come la respirazione. Andiamo a vedere di cosa si tratta cercando di capire se la loro presenza rappresenta davvero un attentato alla nostra salute.
Come si apprende già dalla scuola primaria, le piante svolgono un processo di respirazione particolare scandito da tempistiche sicuramente diverse dalle nostre. In linea generale sappiamo che le nostre amiche verdi si appropriano dell’ossigeno presente nell’atmosfera grazie agli stomi, microscopiche aperture posizionate sul dorso delle foglie, su steli o fiori. Durante il giorno le piante svolgono un lavoro essenziale e necessario alla nostra vita sul pianeta: quello di rilasciare ossigeno. Il pegno da pagare per questa essenziale attività è, purtroppo per loro, quello di fare i conti con l’anidride carbonica.
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É proprio l’anidride carbonica il casus belli alla base della divisione sul tema della sicurezza nel tenere le piante nelle proprie camere da letto. Di notte infatti le piante, per potersi ricaricare in previsione dell’attività diurna, rilasciano tutta l’anidride carbonica incamerata durante il giorno durante il processo di fotosintesi e rilascio di ossigeno. Questa attività così come quella diurna è di vitale importanza per la produzione di energia necessaria alla nostra vita. Ma vediamo se è davvero in grado di nuocere alla nostra salute.
La risposta è nella quantità di elementi ospitati nei nostri ambienti. Di per sé un quantitativo normale di piante nel proprio appartamento non rappresenta in alcun modo una minaccia per il nostro organismo, se trasformassimo invece la nostra senza da notte in una serra o in una piccola foresta su scala ridotta allora l’aria ad un certo punto potrebbe davvero risultare stantia. La misura e il senso dell’opportuno sono i parametri da adottare in questi casi.
Pericolo sventato, dunque. Ma andiamo a vedere i benefici apportati dalla presenza delle piante fra le nostre mura domestiche.
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Molte fra le nostre piante soono in grado di apportare significativi benefici sulla qualità dell’aria. Piante come il photos, l’edera e l’aloe assorbono gli elementi chimici dispersi nell’aria provenienti molto spesso dai prodotti chimici che utilizziamo per la pulizia della casa e l’igiene personale, migliorando notevolmente la qualità dell’aria che respiriamo. Ultimo, ma non per importanza, è il colore verde tipico del mondo vegetale: numerosi studi neuroscientifici dimostrano che il verde riduca i livelli di stress e induca l’individuo ad un naturale stato contemplativo che incide direttamente sui livelli di cortisolo presenti nel sangue. Insomma, niente paura! Le piante non attenteranno alla vostra vita durante le ore notturne.