Le 7 R che riducono la plastica: prova, è anche divertente
3 anni fa
Plastica ovunque, come fare per ridurla? Scopri le sette R, gli esperti suggeriscono questo metodo, non solo efficace ma anche tanto divertente.
Raccolta di plastica – Pixabay
La plastica è una minaccia per il nostro pianeta, questo si sa molto bene. Nonostante i tentativi di smaltirla o trovare comunque delle soluzioni più green per rendere la Terra un luogo più ospitale, soprattutto per le future generazioni, i tentativi ancora sono pochi ed il processo di smaltimento è lungo.
Quello che si può fare è certamente un intervento più mirato e che coinvolga più persone perché – si sa – l’unione fa la forza. Ecco che sta spopolando il rimedio delle 7 R così denominato e che già ha coinvolto tanti. I fautori dello stesso ammettono: sarà non solo utile ma anche divertente.
Ripara: perché buttare gli oggetti in plastica se si può dar loro una seconda vita? Valuta bene prima di gettare qualcosa che potrebbe tornarti utile;
Ricicla: dividere bene i rifiuti e fare una esatta distribuzione degli stessi, favorisce lo smaltimento (importante seguire le indicazioni riportate sulle confezioni);
Riutilizza: la plastica usa e getta è da non usare a priori, affidarsi sempre a contenitori ed altri oggetti che possono essere riutilizzati;
Reinventa: il momento creativo ti sta aspettando. Usa tutto ciò che può diventare altro, dando così una seconda vita. Un momento educativo da condividere anche con i più piccoli;
Riduci: già anticipato tra i punti precedenti, certi oggetti in plastica hanno già dei validi sostituti. Affidati alle alternative;
Rifiuta: è il momento di far sentire la tua voce. I canali social sono utili anche per questo. Promuovi il rifiuto dell’uso della plastica;
Ripensa: valuta e analizza la tua routine, ci sarà qualcosa che sicuramente potrai ancora fare per ridurre il personale uso di plastica. Piccoli gesti per salvare il pianeta.
Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.