Il terreno argilloso è consigliato per la coltivazione degli ortaggi. Ma quali sono i pro e contro di questo terreno? Scopriamolo insieme.
La terra non è sempre uguale ovunque andiamo. Camminando per i campi o per gli orti sicuramente di potranno scorgere diverse tipologie di terreno.
Una delle più utilizzate per gli orti però rimane il terreno argilloso. Questo particolare terreno contiene circa il 40% di argilla, percentuale estremamente alta che lo rende molto compatto.
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La compattezza di questo terreno lo rende molto difficile da lavorare, ma rimane comunque uno dei migliori terreni per le coltivazioni.
Ciò è dovuto ai sali minerali presenti in esso, come ad esempio, gli idrossidi di ferro, l’allumio e l’humus. Tutti questi sali minerali sembrano ottimi per le piante, ma rendono questo terreno davvero un buon alleato per gli ortaggi?
I pro e contro del terreno argilloso
Il terreno argilloso viene utilizzato spesso per la coltivazione di diversi ortaggi, ma sarà davvero un bene o è solo un inganno?
Sicuramente questo tipo di terra ha ottime capacità di ritenzione idrica e racchiude un’ottima fonte di sali minerali. Tuttavia, è difficile che un tipo di terra del genere possa drenare l’acqua con facilità con un conseguente ed inevitabile ristagno idrico.
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Da considerare poi la difficoltà di lavorazione del terreno. Essendo estremamente compatto e rigido, questo terreno è molto difficile da lavorare con normali mezzi meccanici.
Inoltre, per via delle crepe che si formano su questo terreno, è davvero difficile che l’acqua possa rimanere in superficie e lasciare umida la terra.
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Tuttavia, non si può negare l’effetto benefico del terreno argilloso. L’alta capacità assorbente di questo terreno e la ritenzione idrica sono innegabili, così come anche i sali minerali presenti in esso.