Avanzi, non buttarli via. Il rimedio della nonna per conservare tutto in perfetto stato
3 anni fa
Rimane del cibo e vogliamo conservarlo per un successivo riutilizzo ma non sappiamo cosa fare? Ecco quattro trucchetti di cui avevi bisogno.
Carote e broccoli – Pixabay
Succede spesso, più di quanto possiamo immaginare. Ogni volta che si preparano delle pietanze rimane sempre qualcosa. Alimenti che richiedono particolari cure per quanto riguarda la sua conservazione, ma che se vengono adottate tutte le giuste precauzioni, si potranno gustare in un secondo momento. L’importante è evitare lo spreco alimentare, fenomeno tristemente diffuso.
Per quindi sopperire a questo problema, quello che si può fare è avvalerci dei cari rimedi della nonna. Piccoli trucchetti che possono rivelarsi veramente utili. Adesso ne sveliamo quattro fondamentali che daranno così ai tuoi cibi un nuovo gusto, alla prossima ricetta. Scopriamoli insieme.
Ecco quattro trucchetti di cui hai bisogno per salvare i tuoi cibi ed evitare di buttarli:
Surgelati aperti: quando si aprono i surgelati è importante lasciare intatta la confezione e tagliare piuttosto con le forbici un lembo di plastica in modo che quando ne rimarrà ancora una porzione, tornerà utile la striscia preventivamente tagliata e usarla come chiusura. Gli alimenti rimarranno intatti e pronti per essere consumati in un secondo momento;
Carote: se abbiamo le carote a listarelle e rimangono basta prendere un vasetto in vetro con chiusura ermetica. Riporvi all’interno le carote e riempirlo con l’acqua e conservarlo in frigorifero. Così facendo, non solo la carote rimarranno perfette e non annerite, ma si potranno consumare entro una settimana, rimarranno comunque fresche;
Limone: quando rimangono delle fette di limone, non buttatele. Munitevi di vasetto in vetro e creare uno strato di limone e zucchero. Una fetta di limone e zucchero. Decorse 24 ore dalla sua preparazione, è pronto per essere conservato in frigorifero.
Aglio: se vogliamo che l’aglio duri il più possibile, basta aprire la rosa e staccare tutti gli spicchi. Conservarli in un barattolo sarà utile per la consumazione futura. Hai deciso quale metodo utilizzerai per primo?
Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.