Secondo i dati forniti dal WWF, il Mediterraneo è diventato un mare di spazzatura e bagna le città più inquinate, tra cui quelle italiane.
Secondo i dati forniti dal WWF, il Mediterraneo è diventato un mare di spazzatura e bagna le città più inquinate, tra cui quelle italiane. Un condizione davvero drammatica che soffoca le nostre coste e non solo, poiché si spinge sempre più a largo. Tra i responsabili diretti di tale inquinamento figurano tantissime città, cinque di queste sono italiane. Come fare per risolvere il problema?
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La plastica soffoca il pianeta, in particolare gli oceani, distruggendo fauna, biodiversità e massacrando interi ecosistemi marini. Il WWF ha effettuato migliaia di studi, nel corso degli anni, sull’impatto che la plastica ha sull’ambiente. Si tratta di una vera e propria crisi planetaria, difficile da risolvere. L’ultima indagine si è focalizzata sul Mar Mediterraneo, il quale sta sprofondando sotto tonnellate di plastica. Come uscire da questa situazione?
Mare Mediterraneo in crisi, soffocato dalla plastica
Praticamente si parla di un mare di plastica. Questo materiale inquinante è ormai ovunque, concentrato in tantissime zone del mare. Ogni anno, in mare, finiscono 230 mila tonnellate di plastica. La maggior parte di questi rifiuti proviene dall’Egitto, dall’Italia e dalla Turchia, e a seguire tutte le altre Nazioni affacciate sul mare, come Grecia, Croazia, Albania, Spagna, Tunisia. Ma quali sono le città che riversano maggiori rifiuti nelle acque?
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In Italia, le città che inquinano di più sono Roma, seguita da Milano, Torino, Palermo e Genova. Mala gestione dei rifiuti, acquacoltura, pesca, navigazione, sono queste le cause principali. La cosa assurda è che, molte di queste città, come ad esempio Torino o Milano, non sono città costiere. Se non si agisce in tempo, entro il 2050 il mare soffocherà, distruggendo un intero ecosistema.
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Entro il 2100 si stima che le microplastiche saranno quadruplicate, mettendo a rischio la vita di tutti, uomini e animali. Come si può ridurre l’inquinamento dei mari? Occorre ridurre i consumi della plastica, gestire meglio lo smaltimento dei rifiuti e riciclare di più. Inoltre, bisogna trovare soluzioni convincenti all’uso della plastica. Per salvare il pianeta, e anche noi stessi, bisogna agire in tempo. Il futuro non può aspettare.