Perché gli agrumi ammuffiscono? Ti sveliamo un piccolo segreto: non l’avresti mai detto

Sarà capitatato anche a voi di imbattervi nella vostra cucina in un agrume dall’aspetto perturbante e, diciamolo, vagamente inquietante. C’è un colpevole per tutto ciò: la muffa. Parliamone insieme.

Agrumi muffa, dettaglio
(Muffa, dettaglio, foto di Pete Linforth da Pixabay)

Perchè proprio gli agrumi vengono attaccati da questo fungo particolarmente aggressivo? E come è possibile evitare che ciò accada? Fra i fattori direttamente respondabili della formazione della muffa risiede sicuramente l’umidità, ma non è la sola ragione, e neppure la principale. Vediamo di che si tratta.

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Come per la stragrande maggioranza delle colture, la qualità dei prodotti degli agrumeti dipende da molteplici fattori, uno fra tutti il clima a cui è sottoposta la zona in cui sorge. Spalla destra della muffa, e dei funghi in generale, è l’umidità. Questa infatti crea un habitat naturale per l’istallazione delle spore e la crescita del corpo fungino.

La muffa sugli agrumi: un problema di ph

Agrumi muffa limone
(Limone con muffa, foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay)

Va da sè che se l’agrumeto è sottoposto ad agenti atmosferici quali frequenti piogge o giornate particolarmente fredde e uggiose, avrà maggiori possibilità di veder palesarsi fra i propri frutti la tanto avversa muffa. Ma tutta la muffa è uguale? No, la muffa che siamo soliti trovare sulle bucce di limoni, mandarini o arance, dal colore bluastro è il Pennicillum italicum.

Tuttavia nche altre specie di Pennicilium colpiscono gli agrumi. Il Pennicilium digitatum, ad esempio, conferisce alla muffa degli agrumi un colore verdognolo e non è isolito ritrovarsi a dover gestire l’imperversare di questa malattia fungina nei propri agrumeti.

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Gli esseri viventi appartenenti al terzo regno, quello dei funghi, seguono una regola per diffondere la propria specie: diffondere le proprie spore servendosi il più possibile dell’aiuto degli spostamenti d’aria (vento o agenti atmosferici simili) e, in alcuni casi, addirittura del corpo di alcuni animali piuttosto dinamici di cui attaccano e contaminano l’organismo.

Nel caso preso in esame, però, la via di trasmissione è quella classica, le spore volatili. Dall’aspetto pulverulento e sferico, queste particolari spore, che prendono il nome scientifico di conidi, una volta atterrate sulla buccia, iniziano a germogliare dando origine nell’agrume alla prima sintomatologia.

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Ma se la logica non è un opinione, questo discorso può essere esteso anche ad altre coltivazioni, o no? Così come per gli agrumeti, anche altre specie di alberi da frutto dovrebbero essere esposte al pericolo. A quanto pare no e il segreto è nella buccia degli agrumi.

La buccia degli agrumi costituisce un ambiente particolarmente acido a causa del suo ph. Non a caso i funghi prediligono questo tipo di condizioni. La differenza sostanziale con altri frutti è data dal ph: gli agrumi possiedono infatti un Ph acido inferiore a 4.

Al di là di scienza e biologia, passiamo alla vita di tutti i giorni e ai nostri frigoriferi. Per evitare che la muffa attacchi i limoni appena acquistati è bene riporli in un luogo precedentemente igienizzato e pulito, che non sia umido ma, al contrario, particolarmente arieggiato.

Per il frigorifero un buon sistema può essere quello di riporre i limoni all’interno di sacchetti di plastica, questo impedirà la formazione di muffa. Ad ogni modo, è bene essersi assicurati che nessuno degli elementi acquistati al super mercato, ad esempio, non riporti già segni di infezione al momento dell’acquisto.

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