E’ allarme rincaro bollette anche per le imprese che riciclano la plastica. A rischio l’intero processo di transizione ecologica del paese.
Sono giorni e settimane davvero turbolenti per cittadini privati ed aziende che stanno facendo i conti con il rincaro bollette. Proprio dalle aziende green che riciclano la plastica, giunge un grido d’allarme. I numeri sulle spese sono sconcertanti ma la soluzione potrebbe esserci.
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Ce ne siamo accorti tutti: i prezzi di gas e luce sono arrivati alle stelle ed è difficile riuscire ad affrontarle. L’intera economia è a rischio: per far fronte ai consumi energetici, le famiglie italiane non comprano e non spendono. Questo si ripercuote sul mercato ed, inevitabilmente, potrebbe aumentare anche la percentuale di povertà del paese.
A fare i conti con i consumi anche le aziende che si trovano in netta difficoltà. L’allarme arriva proprio da quelle green, le imprese che si occupano di economia circolare. L’intera transizione energetica è a rischio ma Assorimap (Associazione nazionale riciclatori e rigeneratori di materie plastiche) propone una soluzione.
Con una nota pubblicata proprio da Assorimap, sono stati resi ufficiali i numeri allarmanti. Le aziende operanti nel settore green, hanno constato un aumento esponenziale dei costi pari al 345%, rispetto al 2020, e del 395%, rispetto al 2019. La spesa da affrontare è dunque volata da circa 150.000 euro annui a 540.000.
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Difficile affrontare una situazione del genere e l’intera filiera rischia di chiudere. Il Governo ha annunciato nuove azioni che, secondo le imprese dell’Associazione, sono importanti ma non abbastanza per rispondere alle esigenze attuale.
Nella stessa nota, Assorimap ha sottolineato come in altri paesi (ad esempio la Francia), il Governo ha assicurato un rincaro delle bollette entro il 4%. E’ questa la direzione che anche il Governo Draghi dovrebbe assumere per evitare situazioni catastrofiche.
La pandemia aveva già fatto i suoi danni e, soltanto ora, l’economia del paese stava muovendo i primi passi verso una graduale ripresa. I costi dei consumi energetici però rappresentano un grave problema che potrebbe indurre famiglie ed aziende al baratro.
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Come ricorda l’Associazione, nell’agenda governativa la transizione ecologica è sempre tra i principali impegni da affrontare ma la direzione è sbagliata. La Green Economy ha bisogno di sostegni importanti per far fronte ai rincari.
Il rischio è quello di far soccombere l’economia circolare dell’Italia e numerose aziende potrebbero trovarsi in difficoltà. Se la situazione resta allo stato attuale, i competitors internazionali, sarebbero ben più avanti delle nostre imprese. Il gap sarebbe quindi irrecuperabile.